Agli Uffizi di Firenze in mostra il ‘rinascimento giapponese’
di Laura Piscopo 08 ottobre 2017
Il Rinascimento del Giappone invade gli Uffizi con 40 grandi paraventi di carta, raffiguranti fantasie floreali e scene naturalistiche dell’antica terra del Sol levante.
Fino al 7 gennaio, infatti, la galleria vasariana accogliera’ una mostra unica nel suo genere in Europa: 39 grandi ma fragilissimi paraventi (byobu) e porte scorrevoli in carta (fusumae), realizzati tra il 1400 e il 1600, veri e propri tesori nazionali nipponici in prestito da importanti templi, musei e case samurai, che verranno esposti a rotazione ed in una sala a bassa luminosita’, per preservarli da possibili danni causati dalla luce, 13 alla volta.
“I meccanismi della committenza in Oriente non erano diversi da quelli di una qualsiasi corte rinascimentale e barocca in Europa – ha spiegato Eike Schmidt, direttore degli Uffizi – Nel Giappone delle epoche Muromachi, Momoyama e dell’inizio di quella Edo, quasi nello stesso periodo in cui in Europa si affermano Masaccio, Piero della Francesca, Raffaello, Michelangelo, Tiziano, Caravaggio, si assiste a uno sviluppo di committenze che portera’ a una grande fioritura delle arti: possiamo definirla, senza indugio, il ‘rinascimento giapponese’”.
“La mostra ‘Il rinascimento giapponese’ alle Gallerie degli Uffizi di Firenze corona un intenso anno di scambi culturali tra Italia e Giappone nel centocinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche bilaterali, intraprese con la firma del Trattato di Amicizia e di Commercio il 25 agosto 1866 – ha detto Dario Franceschini, ministro dei beni culturali – Il pubblico del più importante museo italiano potra’ ammirare una selezione di opere che verranno esposte nel nostro Paese, capolavori dove la natura trionfa nei paesaggi raffigurati sui supporti piu’ originali e caratteristici dell’arte nipponica, in cui artigianato e arte pittorica si fondono in un’armonia creativa senza eguali”, ha aggiunto Franceschini.