Urge una strategia comune dell’Unione Europea per attirare i turisti. Lo ha detto il presidente Tajani alla plenaria dell’Eurocamera organizzata in concomitanza con le celebrazioni della Giornata mondiale del turismo
di Giacomo Glaviano 27 settembre 2017
Entro il 2025 il numero di turisti in arrivo in Europa potrebbe raddoppiare superando il miliardo di persone e creando 5 milioni di nuovi posti di lavoro.
Per cogliere questa opportunita’ - secondo il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani - l’Ue deve dotarsi al piu’ presto di un piano strategico per competere al meglio contro le altre destinazioni mondiali - America, Caraibi, Pacifico, Asia - e soprattutto per attirare la crescente borghesia cinese verso le bellezze del Vecchio Continente.
"Vorremmo meno acciaio e piu’ turisti cinesi in Europa" ha aggiunto. Per questo, l’Ue dovrebbe dotarsi di uno strumento congiunto "per promuovere il brand Europa", valorizzando le differenze e non mettendo in competizione tra loro le ricchezze di Paesi e Regioni. Le idee non mancano, come un progetto congiunto Ue-Unesco avviato di recente per lo sviluppo di nuovi itinerari tematici transnazionali. Un’iniziativa per legare tra loro luoghi europei noti e meno noti, patrimonio dell’umanita’. In Europa sono oltre 350 i siti censiti dall’agenzia dell’Onu, e l’Italia e’ al primo posto mondiale con 53 siti.
Sul fronte dei finanziamenti, alla Commissione europea Tajani propone la creazione di una sezione dedicata specificamente al settore nel bilancio dell’Ue. "Serve un fondo di almeno 25 milioni di euro l’anno", spiega. Risorse che si moltiplicherebbero attirando investimenti privati. Altri fondi a sostegno del comparto arrivano gia’ dal programma Efsi, il cosiddetto ’piano Juncker’, mentre per Tajani andrebbe infine "raddoppiato o triplicato" il ’Cosme’, il programma europeo