Monsignor Cataldo Naro un apostolo del nostro tempo. Presentato a Racalmuto l’ultimo lavoro dello scrittore Enzo Sardo
di Iolanda Salemi 27 settembre 2017
Nella splendida sala della Fondazione Leonardo Sciascia, gremita di persone, Enzo Sardo, come sua consuetudine, ci ha offerto un momento culturale di grande interesse, presentando la sua ultima opera intitolata: “MONSIGNOR CATALDO NARO, un apostolo del nostro tempo”, Editore Salvatore Sciascia.
A undici anni dalla morte di monsignor Cataldo Naro, il libro ripercorre la sua vita, segnata dall’impegno religioso, sociale e civile; l’autore ne traccia un ritratto dal vero, mettendo in evidenza l’eredita’ spirituale e morale che ha lasciato alle nuove generazioni. La sua figura si staglia come un faro nel panorama religioso e culturale, risultando come colui che incarna, in pieno, il messaggio di Cristo, cioe’ la promozione cristiana dell’umanita’.
Enzo Sardo, da storico raffinato, ha lavorato con pazienza certosina, interrogando le fonti scritte e le fonti viventi, raccogliendo le testimonianze di chi ha conosciuto bene Mons.Cataldo e puo’ riferire il suo pensiero. Da queste interviste emerge che, secondo Mons. Cataldo Naro i principi fondamentali della chiesa possono essere applicati alla societa’ e alla politica per costruire una societa’ migliore, fondata sui valori universali come l’amore per il prossimo e la solidarieta’. Lo possiamo definire un educatore progressista nella sua opera di evangelizzazione, perche’ teneva conto delle varie realta’ presenti nel territorio, ed era convinto della necessita’ di una evangelizzazione missionaria.
La manifestazione e’ stata aperta con la proiezione di un filmato, che ci ha mostrato le tappe dell’attivita’ pastorale di don Aldo, come lo chiamavano i suoi confratelli, partita da San Cataldo, fino alla diocesi di Monreale della quale fu ordinato arcivescovo nell’anno 2002.
L’evento culturale, ha ospitato gli interventi di eminenti teologi come Francesco Lomanto, preside della Facolta’ Teologica di Palermo,il quale ha sostenuto che don Aldo e’ stato preside della Facolta’ Teologica per parecchi anni e durante il suo periodo ha impreziosito tutte le varie attivita’ della Facolta’. Dopo Lomanto e’ intervenuto Massimo Naro, anche Lui docente presso la stessa Facolta’, il quale dopo avere ringraziato tutti ed in particolare Enzo Sardo, per l’attenzione nei confronti del fratello, ha detto che “Questo frutto di un albero caduto prima che fosse il tempo e’ stato preso in mano dal Signore affinche’ facesse la sua maturazione in altro posto, ma specialmente nell’anima dei fedeli”. Molto interessante e’ stato l’intervento dell’arciprete Giuseppe Livatino il quale ha sostenuto che e’ arrivato il tempo per aprire il processo di beatificazione di Mons. Cataldo Naro.
Dopo i teologi e’ intervenuto il Prof. Girolamo Cusimano il quale ha sostenuto che le biografie hanno sempre una grande importanza culturale perche’ tramandano ai posteri le attivita’ che meritano di essere ricordate per la loro valenza morale e culturale a maggior ragione quando si tratta di una biografia di un prelato vissuto in fama di santita’ le cui gesta possano essere imitate dalle nuove generazioni.
L’evento e’ stato arricchito dagli intermezzi musicali di due giovani talenti, Lillo Bellomo ed Eliana Sardo, e dal Trio musicale Incanto.
Alla fine della manifestazione, il prof. Giovanni Tese’, che ha moderato il dibattito, con maestria, ha concluso dicendo: “Monsignor Cataldo Naro rappresenta una della voci piu’ illuminanti del cristianesimo del tempo presente e soprattutto una figura di straordinaria attualita’ capace di stimolare l’uomo di oggi, credente o non credente, alla riflessione sul vero senso della vita”.
Enzo Sardo ancora una volta ci dimostra, con la sua attivita’, quanto gli stia a cuore la cultura, e si pone come animatore culturale, convinto com’e’ che: solo quanto c’e’ di bello e di positivo, nella nostra terra, ci potra’ salvare. E in tal senso la figura di Cataldo Naro rappresenta un esempio di come,applicando nella propria vita i principi positivi, si puo’ impreziosire la societa’ e combattere il qualunquismo, l’arroganza, l’ignoranza e la superficialita’ e migliorare la realta’ in cui viviamo.