Cantine Russo di Castiglione di Sicilia presenta un vino moderno dalla struttura importante
di Anna Maria Massaro 26 luglio 2017
Da poche settimane Cantine Russo, l’azienda vitivinicola di Castiglione Sicilia, gestita da Vincenzo Russo e dai figli Gina e Francesco ha messo in commercio l’ultimo nato in cantina nella Contrada Crasa’ 2014.
Un vino realizzato da uve autoctone dell’Etna Nerello mascalese, tra i più giovani che l’azienda produce, meno classico rispetto agli altri vini della cantina, che resta in botti grandi 12 mesi e poi viene imbottigliato per restare ad affinare in bottiglia per qualche altro mese.
“Abbiamo scelto di fare questo vino, commenta l’enologo Francesco Russo, perche’ stiamo cercando di mettere in risalto le micro zone che hanno dei terroir leggermente differenti. L’Etna infatti e’ un territorio variegato con terreni che presentano diversi ph, che si sono fusi con terreni preesistenti, da cui vengono fuori vini diversi”.
Le uve di produzione del Contrada Crasa’ macerano sulle bucce, a basse temperature, per 12/15 giorni.
Il nome e’ molto importante, perche’ Crasa’ deriva dal greco kràsis ??????, termine coniato da Ippocrate che letteralmente vuol dire miscela che poi utilizzo’ per dare il nome al primo vino di erbe e spezie che produsse e che successivamente in Germania fu chiamato Vermut.
Nel medioevo la ricetta di Ippocrate venne cambiata perche’ utilizzava erbe un po’ tossiche per il fegato, che sono state sostituite con delle erbe di origine indiana, come il cardamomo, la galanga, ecc…
Anche il nome della contrada che da il nome al vino e’ stato modificato più volte dai diversi popoli che ci vissero nei vari secoli: Crasa’ Pompeo e Iriti, probabilmente di origine bizantina.
La zona e’ archeologica, infatti ci sono delle rocce scavate simili ai palmenti, prima da popolazione rupestre che visse nel periodo pre ellenistico.
Contrada Crasa’, vino dal taglio moderno, ha come sua principale caratteristica un bouquet piu’ fruttato con note floreali. Al gusto si presenta con una struttura potente data dai suoi tannini robusti e da una spiccata mineralita’, grazie alla quale puo’ essere abbinato a piatti mediterranei molto spezzati e piccanti.