Attentato di Parigi. Il coraggio di respingere la paura e l’idea della paura
di Toti Piscopo, editore travelnostop 16 novembre 2015
Tutto il mondo occidentale ha vissuto con angoscia e dolore i tragici avvenimenti di questo incredibile e folle week end che ha colpito tante famiglie francesi e non solo, vittime innocenti di azioni barbare di guerriglia urbana.
Un macabro rituale non più occasionale che questi commandi della morte perseguono, mietendo vittime innocenti ed incolpevoli, per attuare in maniera vile e crudele questa folle strategia della tensione. Un disumano disegno terroristico criminoso attuato in nome di un pretestuoso fanatismo islamico che alimenta questa guerra non convenzionale dichiarata l’11 dicembre 2001.
Azioni non occasionali, ma militarmente studiate ed applicate, su territori urbani e con obiettivi civili per ottenere con le stragi il massimo impatto mediatico utile come cassa di risonanza per diffondere paura e terrore. Oggi dobbiamo chiedere a gran forza il massimo dell’unità d’intenti alla nostra classe politica, il maggior impegno alla nostra diplomazia, la maggiore attenzione alle strutture di intelligence e militari.
Il giorno dopo, ognuno di noi deve fare la sua parte, facendo prevalere la razionalità alla rabbia, avendo nel contempo il coraggio di respingere la paura e l’idea della paura, per contrastare il tentativo di destabilizzare equilibri politici e l’economia delle nostre civiltà, di cui turismo e cultura sono parti integranti.