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FIJET News 2015
Pirandello e lo zolfo, un rifiuto che lo portò al Premio Nobel. Inaugurata a Sciacca la mostra dedicata allo scrittore agrigentino di Giacomo Glaviano 06 novembre 2015 � “Il commercio non era per me; io non potevo rinunziare all’arte”. � quanto scrive il giovane Luigi Pirandello in una lettera al padre Stefano che avrebbe voluto il figlio al proprio fianco nella produzione e nel commercio dello zolfo. Ma Pirandello si dedicò prima agli studi letterari a Roma e a Bonn e poi all’attività narrativa e teatrale fino all’assegnazione del Premio Nobel.
� uno degli aneddoti contenuti nella relazione che il direttore della Biblioteca Museo “Luigi Pirandello”, Enzo Caruso, ha preparato per presentare la mostra “Pirandello e lo zolfo” che è stata inaugurata a Sciacca, nei locali dell’ex chiesa monumentale di Santa Margherita. � Una mostra che, come ha detto l’assessore alla Cultura Salvatore Monte, permette agli studenti, agli studiosi, di approfondire un altro aspetto pregnante dell’opera pirandelliana, dopo quelli apprezzati nella mostra “Pirandello e l’archeologia” allestita a Sciacca lo scorso aprile. �
 Presenti all’apertura della mostra, classi di tre istituti superiori della città: il Liceo classico “Fazello”, l’Ipia “Miraglia” e lo scientifico “Fermi”. L’assessore Monte ringrazia i dirigenti e i docenti per avere accolto l’invito. � L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Comune di Sciacca e la Biblioteca Museo “Luigi Pirandello” di Agrigento, istituzione che ha realizzato i pannelli espositivi esposti per la prima volta nel lontano 1997, al Caos, in occasione del 131� anniversario della nascita del grande drammaturgo agrigentino, poi riproposta in altre sedi. � La mostra è articolata in due itinerari. Uno riguarda i luoghi, il bacino solfifero, la miniera Taccia-Caci, le vie di comunicazione per il trasporto dello zolfo, il molo di Porto Empedocle, la strada ferrata Palermo-Agrigento; l’economia dello zolfo. L’altro itinerario ci fa conoscere l’attività della famiglia Pirandello nella gestione delle miniere e del commercio dello zolfo ed evidenzia quanto abbia condizionato l’uomo e lo scrittore agrigentino, autore di diverse opere ispirate a questo tema, tra cui la novella Ciaula scopre la luna, la cui lettura ha concluso la cerimonia di inaugurazione. �
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