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FIJET News 2015


Delegazione di giornalisti della Fijet entusiasti di Mosca, in crescita di presenze turistiche

di Giacomo Glaviano 02 ottobre 2015

In occasione della consegna del Golden Apple Award al Sindaco di Mosca Sergei Sobyanin la delegazione guidata dal presidente Tijani Haddad ha avuto l’opportunità di assistere alla serata inaugurale di Moscow International Festival “Circle of Light” e effettuare un tour per ammirare e immortalare le stupende bellezze della città patrimonio dell’Unesco come la Cattedrale, il Monastero di Novodevichiy. il Teatro Bolshoi.



In Russia la cattedrale della Dormizione sita all’interno del complesso del Cremlino di Astrachan’ è la chiesa più grande della città; considerata uno dei migliori esempi dell’architettura russa d’inizio del XVIII secolo è legata con i maggiori avvenimenti nel paese.

Vi erano consacrati i monarchi russi, i capi della Chiesa scelti ed intronizzati, i Te Deum erano cantati nell’inizio di una campagna o dopo una vittoria russa, gli atti statali erano resi pubblici; vi erano sepolti i metropoliti ed i patriarchi.

Al suo interno ospita il reliquario del metropolita e Santo Giuseppe, ucciso nel 1671 da una banda di cosacchi del Volga guidata da Sten’ka Razin. Altri personaggi illustri sepolti nell’edificio sono i santi Teodosio e Gerasim, il vali del Regno di Kartli Vakhtang VI ed il re della Cachezia Teimu.

La prima chiesa costruita sul sito dell’attuale cattedrale fu un piccolo tempio di legno consacrato alla Theotokos di Vladimir e costruito per volere dell’egumeno Cirillo nel 1568. Il motivo per cui l’edificio fu dedicato alla celebre icona della Madonna è da ricercarsi nel fatto che lo zar Ivan il Terribile inviò una copia della stessa ad Astrachan’ nel 1558, in segno di benedizione per la nuova città.

A causa delle modeste dimensioni, ben presto la chiesa si rivelò inadatta ad assolvere le funzioni attribuitegli. Con l’autorizzazione del patriarca di Mosca Giobbe, alla fine del XVI secolo il nuovo egumeno Teodosio fu incaricato della costruzione di una nuova struttura in pietra. La chiesa fu completata nel 1602 e fu consacrata alla ricorrenza della Doremizione di Maria, come la celebre cattedrale della Dormizione del Cremlino di Mosca.

Alla fine del XVIII secolo l’edificio versava in stato di grave deterioramento. Fu allora che il metropolita di Astrachan’ Sabbazio iniziò a raccogliere i fondi necessari per la costruzione di una nuova cattedrale. Egli riuscì ad ottenere 10.000 rubli ma morì prima di poter avviare i lavori. Il nuovo metropolita Sansone lanciò un appello allo zar Pietro I e nel 1698 ottenne l’approvazione governativa per la costruzione.

Il Duomo d’Arcangelo del Cremlino di Mosca dedicato all’Arcangelo Michele, il Santo Patrono dell’Armata russa, è la Chiesa necropoli dei principi di Mosca e primi Zar di Russia. Si trova nel Cremlino, davanti la piazza delle Cattedrali.

Venne costruita fra il 1505 ed il 1508 sotto la supervisione dell’architetto italiano Alevisio Lamberti da Montagnano, noto in Russia come Aleviz Fryazin Noviy, sul sito dove sorgeva una cattedrale precedente, costruita nel 1333. Contiene affreschi del XVI e XVII secolo, alcuni dei quali dipinti da Yakov di Kazan, Stepani di Razan, e da Joseph Vladimirov.

La lavorazione della pietra risente chiaramente dal Rinascimento italiano e contiene un’iconostasi dorata in legno scolpito d’altezza di tredici metri con icone del XVII e XIX secolo e lampadari a braccia del XVII secolo. Qui vennero sempre celebrate le vittorie delle armate zariste.

Gli zar ed i gran principi di Mosca (tra cui Ivan I di Russia, Dimitri di Russia, Ivan il Grande, Ivan il Terribile) sono stati sepolti all’interno della cattedrale fino al XVII secolo: sono presenti 46 pietre tombali ornate in pietra bianca (1636-1637) e casse in bronzo dorato (1903). Lo Zarevic Dimitrij Ivanovic di Russia, figlio di Ivan il Terribile, vi venne tumulato nel Seicento.

Qui si trova anche la tomba dell’imperatore Pietro II di Russia, l’unico monarca discendente da Pietro il Grande presente all’interno del Cremlino (e l’unico dei suoi discendenti con Ivan VI di Russia a non essere sepolto nella Cattedrale dei Santi Pietroi e Paolo a San Pietroburgo.


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