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Entra nel World Heritage List l’itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù

di Giacomo Glaviano 06 luglio 2015
La Sicilia con la sua architettura arabo-normanna di Palermo e delle cattedrali di Cefalù e Monreale conquista il settimo  riconoscimento dell’Unesco e il primato di regione con il più alto numero di siti elevati a patrimonio dell’umanità.


Si tratta di un titolo arrivato a distanza di qualche anno, cioè da quando l’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, raccolse la proposta della commissione Unesco Italia di lanciare la candidatura.
A Palermo il presidente del Comitato di pilotaggio del sito Unesco "Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale" Leoluca Orlando, ha comunicato ai giornalisti la bella notizia pervenuta da Bonn, dove si è riunita la commissione dell’Unesco, occasione anche per annunciare che la Regione ha già iniziato il lavoro per candidare le Saline di Mozia e l’idea di ripristinare la tratta ferroviaria Palermo-Monreale.
Alla conferenza stampa erano presenti pure il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, l’assessore regionale alla Cultura, Antonio Purpura, l’assessore regionale al Turismo, Cleo Li Calzi, il sindaco di Monreale, Pietro Capizzi, il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, il presidente della Fondazione Unesco Italia, Giovanni Puglisi.
L’itinerario arabo-normanno è costituito da nove monumenti, di cui sette solo a Palermo, il Palazzo Reale con la cappella Palatina, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti e quella di Santa Maria dell’Ammiraglio (nota come chiesa della Martorana), la chiesa di San Cataldo, la cattedrale di Palermo, il palazzo della Zisa, ponte dell’Ammiraglio. Gli ultimi due sono le cattedrali, con i rispettivi chiostri, di Cefalù e Monreale.
“Questo riconoscimento è un motivo d’orgoglio ed è una grande gioia per Palermo e i palermitani, ma anche per tutti i siciliani - ha detto il sindaco Orlando; sarà certamente volano di sviluppo turistico e nuova economia per Palermo e per tutta la Sicilia”.   
Per il presidente della commissione nazionale italiana per l’Unesco Giovanni Puglisi si tratta di “un riconoscimento importante perché finalmente un sito veramente unico al mondo entra nella lista dell’Unesco e diventa patrimonio dell’Umanità e poi perché è un modo di valorizzare la parte migliore delle città di Palermo, di Monreale e Cefalù”.    
“Palermo - ha detto Toti Piscopo presidente dello Skal International Italia - aggiunge una nuova perla alla sua splendida collana. Il riconoscimento da parte dell’Unesco contribuisce a lenire l’amarezza per il mancato riconoscimento di Palermo capitale della cultura. Una tappa significativa di un percorso avviato già cinque anni fa. Un obiettivo centrato che va considerato come un nuovo punto di partenza, e non certo di arrivo, per il riposizionamento sociale, culturale, turistico di Palermo ma anche di Cefalù e Monreale”.


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