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In Italia i turisti stranieri pagano con carte di credito

di Giacomo Glaviano 02 maggio 2014


Il 35% dei turisti stranieri nel nostro Paese pagano con carte di credito/debito, soprattutto quando si tratta di spese di importo consistente, mentre per i piccoli importi ricorrono ancora al contante. All’estero, invece, paga con carte il 30% dei turisti italiani anche quando si tratta di effettuare  micro pagamenti. Da ciò si evince che la differenza la fa la maggiore capacità di accettazione di strumenti alternativi da parte dell’industria turistica estera rispetto a quella italiana.



La notizia arriva da Venezia dove si è svolta la "XIV Conferenza L’Italia e il turismo internazionale. Risultati e tendenze per incoming e outgoing nel 2013", organizzata dal Ciset, Università Ca’ Foscari in collaborazione con la Banca d’Italia. Ad illustrare i dati è stata Valeria Minghetti del Ciset, la quale ha evidenziato che la crescente diffusione di tali strumenti nei paesi emergenti ha importanti impatti anche dal punto di vista competitivo.

Su entrambi i mercati si nota, comunque, una contrazione generalizzata nell’uso del contante. In particolare, tra 2012 e 2013 a fronte di un aumento della spesa dei turisti stranieri in Italia del +3,3%, quella effettuata con carte è cresciuta del +10%, mentre quella delcontante è calata del -6,6%. Dal lato del turismo outgoing, invece, nonostante la spesa degli italiani all’estero sia diminuita del -1,1%, quella effettuata con carte è aumentata del +1,2%, mentre la spesa in contanti ha subito una contrazione del -5,7%.
Ma chi sono i turisti "con carta", ossia coloro che utilizzano le carte di credito/debito per pagare tutte le spese a destinazione (alloggio, ristorazione, shopping, trasporti, ingressi ai musei, ecc.)? Sono ancora una nicchia di mercato (meno dell’1% dei flussi e meno del 2% della spesa), ma hanno registrato una crescita a due cifre tra 2012 e 2013, sia sul mercato incoming che outgoing. Si tratta di turisti ad elevata capacità di spesa (la spesa media per viaggio si aggira sui 1.500 euro, contro i 650-700 euro di un turista medio), che viaggiano soprattutto per vacanza (ma sul mercato outgoing cresce anche il business), in particolare per turismo culturale. I principali paesi di origine/destinazione di tali turisti sono Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito, tutti paesi dove è già da tempo diffuso il ricorso a strumenti di pagamento alternativi al contante, sia da parte dei consumatori che delle imprese.


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