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Cambio di strategia.Gli indiani festeggiano e ci avviciniamo alla settimana dei Brics.

La novità apparsa mercoledì 16 agosto alle 20:00 è il verbale dell’ultima riunione della FED pubblicato nell'era della comunicazione a tempo reale,circa 20 giorni dopo
di Maurizio Monti 18 agosto 2023
Editore Istituto Svizzero della Borsa

Le Meeting Minutes hanno contribuito ad alimentare un po’ di sconforto sui mercati.

Secondo i governatori, “con l’inflazione ancora ben al di sopra dell’obiettivo a lungo termine e il mercato del lavoro che rimane in tensione” ci sarebbero “significativi rischi al rialzo per l’inflazione, che potrebbero richiedere un ulteriore inasprimento della politica monetaria”.

Ahi, ahi, con i rendimenti obbligazionari che continuano a salire su tutta la linea e il Treasury decennale al 4.25% (il livello più alto dal 2008) non è una bella notizia per i mercati azionari, che continuano, infatti, la loro discesa.

Le Meeting Minutes non mancavano anche di infierire ulteriormente sull’umore dei mercati, affermando che “c’e un alto grado di incertezza per quanto riguarda gli effetti cumulativi sull’economia dell’inasprimento fin qui attuato della politica monetaria”, concludendo, ovviamente, sul “fermo impegno a ridurre l’inflazione all’obiettivo del 2%”.

Le affermazioni dei governatori, come è facile vedere, sono molto più categoriche di quanto Powell aveva lasciato intuire in conferenza stampa, venti giorni prima.

Sembra un’altra musica: l’economia? nessuna prospettiva di un atterraggio morbido. I tassi? Ancora al rialzo. L’inflazione? Tutt’altro che sotto controllo.

Con il decennale a tali livelli, è evidente che le scelte di investimento fra azionario e obbligazionario possano uscirne pesantemente condizionate.

E quello che sta avvenendo sulle borse è una discesa graduale, con un aumento di volatilità per ora moderato ma altrettanto graduale.

Come avviene per i ribilanciamenti di portafogli, non determinati da eventi drammatici, ma da semplice cambio o assestamento graduale di strategia di allocazione.

L’S&P500 ha sfondato, inaspettatamente, quota 4400 in chiusura della giornata di ieri. E non di poco, a ridosso delle 23 ora italiana, puntava dritto verso 4375.

L’accelerazione ribassista è stata evidente, durante la giornata. Il Vix ha guadagnato un punto circa, andando a toccare quota 18.

A 4325/4335 c’è la media mobile esponenziale a 150 periodi sul grafico daily. E’ anche il 37.50% di ritracciamento del range 13 marzo “ 27 luglio.

Il 50% è 4236, se lo fa in una discesa sola lunga, entro agosto, diventa piuttosto pericoloso. Una pausa significativa intermedia, secondo i numeri statistici, non dovrebbe essere lontana, anche se, di sicuro, non c’è al momento nessun sintomo.

Si annuncia un venerdì piuttosto movimentato, specialmente nella prima ora e mezzo.

Sul nostro canale webinar, parliamo di come rendere bi-direzionale un sistema di trading in opzioni: come guadagnare, cioè, da entrambe le direzioni con Leader.

Intanto, gli indiani festeggiano. Ci avviciniamo alla settimana dei Brics.

Kiyosaki continua ad imperversare su tutti i media possibili, sostenendo che se hai in tasca euro o dollari (non cita i franchi svizzeri, chissà che almeno questi non si salvino) sei già in bancarotta.

Dalla prossima settimana, i Brics vareranno la loro mitica valuta digitale, o non so bene quale valuta, ancorata, pensa un po’, nientemeno che all’oro! Come ai tempi prima di Nixon, il sogno che ogni banconota possa essere coperta da una strisciolina di oro.

Gli idioti di turno hanno già furoreggiato sui social: il ritorno al Gold Standard!

Peccato che per creare qualsiasi valuta che abbia un minimo di credibilità non basterebbe il quadruplo dell’oro del mondo, ma, si sa, i Brics sono i Brics. Basta la parola.

Il tutto mentre:

- Evergrande dichiara bancarotta (non è bancarotta, dicono loro, è “ristrutturazione del debito” “ auguri ai creditori intanto).

- l’economia della Cina vacilla, perché, se è vero che “loro” si stanno organizzando, “noi” non siamo proprio rimasti a guardare (soprattutto gli Stati Uniti, ohimè, molto più dell’Europa).

- il rublo va sottoterra contro dollaro e contro euro (già dimenticavo, intanto fra qualche giorno saranno carta straccia …).

Ma la de-dollarizzazione subirà una accelerazione. Questo può essere.

E, ovviamente, l’evento in sé può creare qualche perturbazione su mercati che, al momento, non sembrano così tranquilli, anche se per altre ragioni.

Finora, da questa situazione, a fare gli utili più grandi sono gli indiani.I quali, ora, pagano in rupie il petrolio russo (dobbiamo de-dollarizzare? tenetevi le rupie…). E la banca centrale russa si trova un bel po' di rupie, che non sa come spendere, perché c’è ben poco da importare dall’India.

Inoltre, molti processi industriali collocati in Cina, sono stati gradualmente spostati in India. Perché il vecchio

vizio del capitalismo di cercare manodopera a costo minimo è rimasto e l’India rimane una alternativa valida alla Cina.

Poi, Evergrande è un caso mitico. Il suo debito rappresenta il 2% del PIL cinese. Nemmeno Parmalat era riuscita a tanto.

Deve fallire ormai da parecchio tempo, ma sono riusciti sempre a tappare qualche buco creandone altri. Ora,finalmente, “ristrutturano”.

Siamo in attesa di capire la conta dei danni e di individuare i danneggiati e l’eventuale effetto domino che può crearsi: perché, obiettivamente, questo, in perfetto stile cinese, non ci è ancora per niente chiaro.

L’S&P500 è su minimi importanti. Difficile che saranno i minimi della ripartenza. Ma fra la continuazione ad oltranza della discesa e una pausa c’è una differenza colossale, da tanti punti di vista.

La prossima settimana risponderà a questo dilemma.

Sul nostro canale webinar, parliamo di Leader, sistema bi-direzionale di trading. Possiamo definirlo il sogno realizzato di guadagnare da entrambe le direzioni.

TORNA AI SOMMARI




Un nuovo modo di gestire i siti


Con MMS non serve uno specialista per gestire un sito:
chiunque in un quarto d'ora impara a farlo da solo.


Non più costi di programmatori per gestire i siti, non più siti vecchi perché manca chi sa aggiornare i contenuti.
Per un sito facile da gestire che costi poco CONTATTACI.

Anche il sito FIJET è stato creato con MMS.
 




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dove le piccole imprese e gli operatori turistici
promuovono sul web i loro prodotti e servizi
senza costi di sviluppo siti e di programmatori






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La nuova tecnologia italiana che rende obsoleta la traduzione simultanea


Per organizzare conferenze, presentazioni, meeting, lezioni in cui non tutti i presenti capiscono la lingua del relatore.

Disponibile anche in versione bidirezionale per supportare meeting con video, audio e traduzione in tempo reale fra persone in paesi diversi che non parlano la stessa lingua.

Vedi descrizione ed esempi

Africa Jade - Korba

Un gioiello dell'ospitalità tunisina

Splendide piante tropicali e grandi prati all'inglese, la bianca sabbia di Korba e un mare cristallino fanno di questo hotel uno dei luoghi più apprezzati in cui trascorrere le vacanze in Tunisia.


 Benvenuti nelle nostre ville in Costa Smeralda e Costa del Sol: fascino classico e moderno stile di vita per ricordi indimenticabili.

 Shuttle fra vs. hotel e aeroporti di Lisbona, Oporto e Faro. Servizi TUC-TUC per la visita della città e servizi turistici a richesta.





Cambio di strategia.Gli indiani festeggiano e ci avviciniamo alla settimana dei Brics.

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di Maurizio Monti 18 agosto 2023
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Le Meeting Minutes hanno contribuito ad alimentare un po’ di sconforto sui mercati.

Secondo i governatori, “con l’inflazione ancora ben al di sopra dell’obiettivo a lungo termine e il mercato del lavoro che rimane in tensione” ci sarebbero “significativi rischi al rialzo per l’inflazione, che potrebbero richiedere un ulteriore inasprimento della politica monetaria”.

Ahi, ahi, con i rendimenti obbligazionari che continuano a salire su tutta la linea e il Treasury decennale al 4.25% (il livello più alto dal 2008) non è una bella notizia per i mercati azionari, che continuano, infatti, la loro discesa.

Le Meeting Minutes non mancavano anche di infierire ulteriormente sull’umore dei mercati, affermando che “c’e un alto grado di incertezza per quanto riguarda gli effetti cumulativi sull’economia dell’inasprimento fin qui attuato della politica monetaria”, concludendo, ovviamente, sul “fermo impegno a ridurre l’inflazione all’obiettivo del 2%”.

Le affermazioni dei governatori, come è facile vedere, sono molto più categoriche di quanto Powell aveva lasciato intuire in conferenza stampa, venti giorni prima.

Sembra un’altra musica: l’economia? nessuna prospettiva di un atterraggio morbido. I tassi? Ancora al rialzo. L’inflazione? Tutt’altro che sotto controllo.

Con il decennale a tali livelli, è evidente che le scelte di investimento fra azionario e obbligazionario possano uscirne pesantemente condizionate.

E quello che sta avvenendo sulle borse è una discesa graduale, con un aumento di volatilità per ora moderato ma altrettanto graduale.

Come avviene per i ribilanciamenti di portafogli, non determinati da eventi drammatici, ma da semplice cambio o assestamento graduale di strategia di allocazione.

L’S&P500 ha sfondato, inaspettatamente, quota 4400 in chiusura della giornata di ieri. E non di poco, a ridosso delle 23 ora italiana, puntava dritto verso 4375.

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A 4325/4335 c’è la media mobile esponenziale a 150 periodi sul grafico daily. E’ anche il 37.50% di ritracciamento del range 13 marzo “ 27 luglio.

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Ahi, ahi, con i rendimenti obbligazionari che continuano a salire su tutta la linea e il Treasury decennale al 4.25% (il livello più alto dal 2008) non è una bella notizia per i mercati azionari, che continuano, infatti, la loro discesa.

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Le affermazioni dei governatori, come è facile vedere, sono molto più categoriche di quanto Powell aveva lasciato intuire in conferenza stampa, venti giorni prima.

Sembra un’altra musica: l’economia? nessuna prospettiva di un atterraggio morbido. I tassi? Ancora al rialzo. L’inflazione? Tutt’altro che sotto controllo.

Con il decennale a tali livelli, è evidente che le scelte di investimento fra azionario e obbligazionario possano uscirne pesantemente condizionate.

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Il 50% è 4236, se lo fa in una discesa sola lunga, entro agosto, diventa piuttosto pericoloso. Una pausa significativa intermedia, secondo i numeri statistici, non dovrebbe essere lontana, anche se, di sicuro, non c’è al momento nessun sintomo.

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