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Al-Ksr o il Cassaro, la via della Cultura di PalermoOggi nell’anno 2023 si può parlare di cultura e addirittura farla a ritmo quasi mensile?di Carmelo Fucarino 26 aprile 2023 Si può e pure si deve a Palermo, ribalta di tutte le culture, a cominciare dal mercato della punica Cartagine, l’altra ricca ribalta dell’opposta riva africana, all’araba dei berberi, mercanti pirati di esseri umani come i nostri ammiragli normanni. Si è cominciato il 30 marzo con la premiazione del concorso, pensate,europei che ci dite mafiosi, di POESIA, titolo emblematico, “Poeticamente giovani, sul Cassaro la poesia”, vincitrice prima assoluta la poesia “La mia città” di Priscilla Barbaro dell’Istituto “Regina Margherita”. Il Teatro Biondo è stato pieno pullulante in ogni ordine, dalla vasta sala ai palchi, da una marea di giovanissimi delle scuole aderenti alla rete al Qsar, il “Castello” arabo del 900, ove per la prima volta in assoluto dopo il dominio punico era risuonata la poesia tradotta dal patriota Michele Amari (Palermo, 7 luglio 1806 “ Firenze, 16 luglio 1889): «Ibn-Tazi fe ad uno epigramma;Ei canta e ti gitta addosso noia e malanni; ei tocca il liuto, affè che gliel;avresti a spezzare su le spalle.» (Storia dei musulmani in Sicilia, vol.II, Le Monnier Firenze 1858, p. 654; Biblioteca arabo-siciliana, Lipsia, 1857 con revisione e aggiunte di Umberto Rizzitano, Alessandria 39;Egitto, 1913 “ Palermo, 1980)). Eppure l’elegia di al-Kalbi: «Io conosco le tue colline, ora già misere,mentre erano delizia nei giorni in cui tu eri generoso verso le donne leggiadre,nei giorni in cui presso di te v’era un paradiso amato di donne dal seno benfatto e un inferno di delatori.» Si è trattato delle scuole secondarie di primo e secondo grado del centro storico da Porta Felice a Porta Nuova, il cuore del percorso arabo normanno del centro, alla presenza dei dirigenti scolastici e premianti i cultori palermitani di poesia. La rete raccoglie il Convitto Nazionale, il Liceo classico Vittorio Emanuele II, il Liceo scientifico Benedetto Croce, l’Istituto di istruzione secondaria Regina Margherita, l’Istituto nautico Gioeni-Trabia, l’Istituto di istruzione secondaria Ragusa Kiyohara Parlatore, la Scuola Media Verga. Sono stati ancora gli studenti di sette istituti palermitani ad aprire l’VIII Edizione della Via dei librai, così da secoli sempre al-Qazar, oggi via Vittorio Emanuele, lungo la quale si sono passati di mano la mattina del 20 aprile i libri che avevano scelto di leggere, percorrendola, da Porta Felice alla Cattedrale. La giornata e la successiva del 21 saranno dedicate a incontri e letture dei ragazzi e dei giovani, negli spazi della manifestazione, alla quale prenderanno parte gli istituti della rete. Questa VIII Edizione parte il 21 con l’Isola di Robinson interamente gestito per la prima volta al Sud, dopo la sua presenza al Salone del Libro di Torino con l’Arena Robinson e Lo spazio a Più Libri e più liberi a Roma, dal upplemento culturale di Repubblica: quattro giorni di incontri, letture e dibattiti curati dai giornalisti Lucio Luca, Sara Scarafia e Mario Di Caro presenzieranno eccelsi nomi della letteratura come lo Strega Eduardo Albinati. Oltre all’Isola di Robinson l’”arcipelago” della Via dei Librai, si svolgerà nelle altre Isole canoniche, Sciascia, Consolo e Pasolini dislocate tra piazza Bologni e il piano della Cattedrale, quest’anno ampliate con altri appuntamenti negli spazi del Museo Riso e della Biblioteca centrale della Regione. Richiede qualche oretta la lettura degli incontri, oltre un centinaio e si consiglia di seguire dettagli e protagonisti solo giorno per giorno. Il Comitato organizzatore (web di La Via dei Librai) ne annunzia le alte finalità di questa edizione «Nel segno del tema “Cittadinanza e umanità”,la manifestazione pubblica sul Cassaro si conferma ancora una volta il risultato finale di un prezioso processo di partecipazione e condivisione di una comunità che si riconosce e si allarga sempre più. L’appuntamento annuale su strada, in occasione della giornata mondiale del libro e del diritto di autore, grazie ai partecipanti, raccoglie un ricchissimo programma di oltre cento presentazioni e incontri di grande interesse culturale e sociale. Un ruolo particolare nell’impegno costante per la promozione della lettura, oltre ai librai, agli editori, agli autori e ai booklovers, va alle Istituzioni culturali della Regione Siciliana e alle scuole, anche con le reti “Al Qasar”, del centro storico, e “Per la promozione della cultura antimafia nella scuola”.» A differenza delle celebri Fiere del Continente qui è la strada per ecccellenza della Panormus Felix a diventare arcipelago e luogo di presentazione dei tesori della storia dell’Umanità. È la strada ove si celebrarono tanti trionfi con archi (anche in muratura come Porta Nuova) e giochi artificiali per imperatori, re e viceré, al centro il miracolo del Teatro del Sole, più in alto la statua di Carlo V imperatore. Qui ove si impantanò nell’immondizia la carrozza di Johann Wolfgang Von Goethe, quello della “Sicilia chiave di tutto”, arrivato lo splendido 2 aprile del 1787 circa le tre del pomeriggio nel porto di Castellammare ove perì per un incendio Antonio Veneziano, compagno di prigionia di Cervantes ad Algeri, la sontuosità della camera con «un’alcova chiusa da cortine, dove stava un letto immenso, con un padiglione in seta, il quale corrispondeva pienamente al resto del mobiglio, ricco, e di forme antiche. Tutta quella splendidezza ci pose in un certo imbarazzo». E l’immondizia che un bottegaio spiegò con sarcasmo: mostrò le scope con cui si difendevano dalla polvere e spiegò che la pulizia avrebbe mostrato le condizioni del lastrico sottostante, mentre questo superiore era gradito alla nobiltà, che poteva passare senza problemi su un terreno morbido; e Monte Pellegrino «con la sua elegante linea in piena luce». Il Cassaro che da secoli risplende delle luci e degli inni, mentre passano i nuovi carri di Santa Rosalia. Ma non è tutto finito: da giovedì 8 a domenica 11 giugno, si celebrerà a Parco Villa Filippina una Marina di Libri, XIV Edizione del Festival dell’editoria indipendente, con il tema, “Il fascino dell’eresia”, proposto dal direttore artistico, per il terzo anno consecutivo, Gaetano Savatteri, giornalista e scrittore, che così lo spiega: «Non c’è autore, scrittrice o scrittore, che non sia portatore di una carica di eresia rispetto al pensiero corrente, rispetto al potere, rispetto alle convenzioni. E proprio la Sicilia, la terra dove più radicati sono certi conformismi sociali, l’eresia ha avuto i suoi germogli e ha conosciuto le inquisizioni che quell’eresia volevano spegnere per sempre. Perfino la ribellione alla mafia è stata una forma, individuale e collettiva di eresia che ha segnato la storia dell’isola, ribaltando le consuetudini e le rassegnazioni consolidate. Per questo abbiamo voluto dedicare all’eresia, al pensiero controvento, questa edizione … perché l’eresia, anche quando ci disturba e ci infastidisce, esercita un fascino irresistibile. Soprattutto in tempi di micidiali pensieri comuni, di algoritmi perfetti che dettano vaste opinioni. Coltivare il fascino dell’eresia è oggi il modo disobbediente per tutelare la libertà di pensiero». Purtroppo sono le nuove leggi e le multe a punirle nel tentativo di abolirle, nel perverso perseguimento del “pensiero unico” e nella castrazione del pensiero già imperante in quasi tutte le TV di Stato e surroganti, nella stampa di ogni tipo. Devi scrivere e pensare con la testa di certi imbonitori sempre e ovunque presenti quotidianamente come per puro esempio e notorietà Belpietro, Feltri e Sallusti che parlano in Libertà (ma quale!), l’Indipendente, Libero. Mi si dice che le loro comparsate sono retribuite, come i giornali con il denaro delle nostre tasse. Inquadrati e solerti banditori della loro libertà, ma non certo di quella del cittadino assordato da scalmanate gridate con gli occhioni sgriddati e schernito da risolini ironici. Se tenti di manifestare il tuo umile pensiero, come pretende l’art. 21 della Costituzione… Sì, fa sempre paura l’eresia, anche ai regimi che vogliono vietare anche le lingue estere. Da tempi antichissimi ha dominato la biblioclastia con i falò dei libri da Tebe, ad Alessandria di Egitto e di Antiochia ai Talmud in Sicilia,da Hitler, a Mao, a Stalin. Quel feticcio prima in pietra e papiro e poi in pergamena e nella deperibile carta, ora in evanescenti bit, ma sempre anima e spirito dell’uomo, unica linfa per la sua sopravvivenza. E questa è Palermo mafiosa, ma adora il libro, biblios e liber e libru, venite. A Torino e Milano c’è una sola fiera, cioè un mercato volto al guadagno. Come nel loro spirito.
| Un nuovo modo di gestire i sitiCon MMS non serve uno specialista per gestire un sito: chiunque in un quarto d'ora impara a farlo da solo. Non più costi di programmatori per gestire i siti, non più siti vecchi perché manca chi sa aggiornare i contenuti. Per un sito facile da gestire che costi poco CONTATTACI. Anche il sito FIJET è stato creato con MMS.
| LiveTranslateLa nuova tecnologia italiana che rende obsoleta la traduzione simultaneaPer organizzare conferenze, presentazioni, meeting, lezioni in cui non tutti i presenti capiscono la lingua del relatore. Disponibile anche in versione bidirezionale per supportare meeting con video, audio e traduzione in tempo reale fra persone in paesi diversi che non parlano la stessa lingua. Vedi descrizione ed esempi Africa Jade - KorbaUn gioiello dell'ospitalità tunisinaSplendide piante tropicali e grandi prati all'inglese, la bianca sabbia di Korba e un mare cristallino fanno di questo hotel uno dei luoghi più apprezzati in cui trascorrere le vacanze in Tunisia.
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Al-Ksr o il Cassaro, la via della Cultura di PalermoOggi nell’anno 2023 si può parlare di cultura e addirittura farla a ritmo quasi mensile?di Carmelo Fucarino 26 aprile 2023 Si può e pure si deve a Palermo, ribalta di tutte le culture, a cominciare dal mercato della punica Cartagine, l’altra ricca ribalta dell’opposta riva africana, all’araba dei berberi, mercanti pirati di esseri umani come i nostri ammiragli normanni. Si è cominciato il 30 marzo con la premiazione del concorso, pensate,europei che ci dite mafiosi, di POESIA, titolo emblematico, “Poeticamente giovani, sul Cassaro la poesia”, vincitrice prima assoluta la poesia “La mia città” di Priscilla Barbaro dell’Istituto “Regina Margherita”. Il Teatro Biondo è stato pieno pullulante in ogni ordine, dalla vasta sala ai palchi, da una marea di giovanissimi delle scuole aderenti alla rete al Qsar, il “Castello” arabo del 900, ove per la prima volta in assoluto dopo il dominio punico era risuonata la poesia tradotta dal patriota Michele Amari (Palermo, 7 luglio 1806 “ Firenze, 16 luglio 1889): «Ibn-Tazi fe ad uno epigramma;Ei canta e ti gitta addosso noia e malanni; ei tocca il liuto, affè che gliel;avresti a spezzare su le spalle.» (Storia dei musulmani in Sicilia, vol.II, Le Monnier Firenze 1858, p. 654; Biblioteca arabo-siciliana, Lipsia, 1857 con revisione e aggiunte di Umberto Rizzitano, Alessandria 39;Egitto, 1913 “ Palermo, 1980)). Eppure l’elegia di al-Kalbi: «Io conosco le tue colline, ora già misere,mentre erano delizia nei giorni in cui tu eri generoso verso le donne leggiadre,nei giorni in cui presso di te v’era un paradiso amato di donne dal seno benfatto e un inferno di delatori.» Si è trattato delle scuole secondarie di primo e secondo grado del centro storico da Porta Felice a Porta Nuova, il cuore del percorso arabo normanno del centro, alla presenza dei dirigenti scolastici e premianti i cultori palermitani di poesia. La rete raccoglie il Convitto Nazionale, il Liceo classico Vittorio Emanuele II, il Liceo scientifico Benedetto Croce, l’Istituto di istruzione secondaria Regina Margherita, l’Istituto nautico Gioeni-Trabia, l’Istituto di istruzione secondaria Ragusa Kiyohara Parlatore, la Scuola Media Verga. Sono stati ancora gli studenti di sette istituti palermitani ad aprire l’VIII Edizione della Via dei librai, così da secoli sempre al-Qazar, oggi via Vittorio Emanuele, lungo la quale si sono passati di mano la mattina del 20 aprile i libri che avevano scelto di leggere, percorrendola, da Porta Felice alla Cattedrale. La giornata e la successiva del 21 saranno dedicate a incontri e letture dei ragazzi e dei giovani, negli spazi della manifestazione, alla quale prenderanno parte gli istituti della rete. Questa VIII Edizione parte il 21 con l’Isola di Robinson interamente gestito per la prima volta al Sud, dopo la sua presenza al Salone del Libro di Torino con l’Arena Robinson e Lo spazio a Più Libri e più liberi a Roma, dal upplemento culturale di Repubblica: quattro giorni di incontri, letture e dibattiti curati dai giornalisti Lucio Luca, Sara Scarafia e Mario Di Caro presenzieranno eccelsi nomi della letteratura come lo Strega Eduardo Albinati. Oltre all’Isola di Robinson l’”arcipelago” della Via dei Librai, si svolgerà nelle altre Isole canoniche, Sciascia, Consolo e Pasolini dislocate tra piazza Bologni e il piano della Cattedrale, quest’anno ampliate con altri appuntamenti negli spazi del Museo Riso e della Biblioteca centrale della Regione. Richiede qualche oretta la lettura degli incontri, oltre un centinaio e si consiglia di seguire dettagli e protagonisti solo giorno per giorno. Il Comitato organizzatore (web di La Via dei Librai) ne annunzia le alte finalità di questa edizione «Nel segno del tema “Cittadinanza e umanità”,la manifestazione pubblica sul Cassaro si conferma ancora una volta il risultato finale di un prezioso processo di partecipazione e condivisione di una comunità che si riconosce e si allarga sempre più. L’appuntamento annuale su strada, in occasione della giornata mondiale del libro e del diritto di autore, grazie ai partecipanti, raccoglie un ricchissimo programma di oltre cento presentazioni e incontri di grande interesse culturale e sociale. Un ruolo particolare nell’impegno costante per la promozione della lettura, oltre ai librai, agli editori, agli autori e ai booklovers, va alle Istituzioni culturali della Regione Siciliana e alle scuole, anche con le reti “Al Qasar”, del centro storico, e “Per la promozione della cultura antimafia nella scuola”.» A differenza delle celebri Fiere del Continente qui è la strada per ecccellenza della Panormus Felix a diventare arcipelago e luogo di presentazione dei tesori della storia dell’Umanità. È la strada ove si celebrarono tanti trionfi con archi (anche in muratura come Porta Nuova) e giochi artificiali per imperatori, re e viceré, al centro il miracolo del Teatro del Sole, più in alto la statua di Carlo V imperatore. 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Il Cassaro che da secoli risplende delle luci e degli inni, mentre passano i nuovi carri di Santa Rosalia. Ma non è tutto finito: da giovedì 8 a domenica 11 giugno, si celebrerà a Parco Villa Filippina una Marina di Libri, XIV Edizione del Festival dell’editoria indipendente, con il tema, “Il fascino dell’eresia”, proposto dal direttore artistico, per il terzo anno consecutivo, Gaetano Savatteri, giornalista e scrittore, che così lo spiega: «Non c’è autore, scrittrice o scrittore, che non sia portatore di una carica di eresia rispetto al pensiero corrente, rispetto al potere, rispetto alle convenzioni. E proprio la Sicilia, la terra dove più radicati sono certi conformismi sociali, l’eresia ha avuto i suoi germogli e ha conosciuto le inquisizioni che quell’eresia volevano spegnere per sempre. Perfino la ribellione alla mafia è stata una forma, individuale e collettiva di eresia che ha segnato la storia dell’isola, ribaltando le consuetudini e le rassegnazioni consolidate. Per questo abbiamo voluto dedicare all’eresia, al pensiero controvento, questa edizione … perché l’eresia, anche quando ci disturba e ci infastidisce, esercita un fascino irresistibile. Soprattutto in tempi di micidiali pensieri comuni, di algoritmi perfetti che dettano vaste opinioni. Coltivare il fascino dell’eresia è oggi il modo disobbediente per tutelare la libertà di pensiero». Purtroppo sono le nuove leggi e le multe a punirle nel tentativo di abolirle, nel perverso perseguimento del “pensiero unico” e nella castrazione del pensiero già imperante in quasi tutte le TV di Stato e surroganti, nella stampa di ogni tipo. Devi scrivere e pensare con la testa di certi imbonitori sempre e ovunque presenti quotidianamente come per puro esempio e notorietà Belpietro, Feltri e Sallusti che parlano in Libertà (ma quale!), l’Indipendente, Libero. Mi si dice che le loro comparsate sono retribuite, come i giornali con il denaro delle nostre tasse. Inquadrati e solerti banditori della loro libertà, ma non certo di quella del cittadino assordato da scalmanate gridate con gli occhioni sgriddati e schernito da risolini ironici. Se tenti di manifestare il tuo umile pensiero, come pretende l’art. 21 della Costituzione… Sì, fa sempre paura l’eresia, anche ai regimi che vogliono vietare anche le lingue estere. Da tempi antichissimi ha dominato la biblioclastia con i falò dei libri da Tebe, ad Alessandria di Egitto e di Antiochia ai Talmud in Sicilia,da Hitler, a Mao, a Stalin. Quel feticcio prima in pietra e papiro e poi in pergamena e nella deperibile carta, ora in evanescenti bit, ma sempre anima e spirito dell’uomo, unica linfa per la sua sopravvivenza. E questa è Palermo mafiosa, ma adora il libro, biblios e liber e libru, venite. A Torino e Milano c’è una sola fiera, cioè un mercato volto al guadagno. Come nel loro spirito.
| Un nuovo modo di gestire i sitiCon MMS non serve uno specialista per gestire un sito: chiunque in un quarto d'ora impara a farlo da solo. Non più costi di programmatori per gestire i siti, non più siti vecchi perché manca chi sa aggiornare i contenuti. Per un sito facile da gestire che costi poco CONTATTACI. Anche il sito FIJET è stato creato con MMS.
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Al-Ksr o il Cassaro, la via della Cultura di PalermoOggi nell’anno 2023 si può parlare di cultura e addirittura farla a ritmo quasi mensile?di Carmelo Fucarino 26 aprile 2023 Si può e pure si deve a Palermo, ribalta di tutte le culture, a cominciare dal mercato della punica Cartagine, l’altra ricca ribalta dell’opposta riva africana, all’araba dei berberi, mercanti pirati di esseri umani come i nostri ammiragli normanni. Si è cominciato il 30 marzo con la premiazione del concorso, pensate,europei che ci dite mafiosi, di POESIA, titolo emblematico, “Poeticamente giovani, sul Cassaro la poesia”, vincitrice prima assoluta la poesia “La mia città” di Priscilla Barbaro dell’Istituto “Regina Margherita”. Il Teatro Biondo è stato pieno pullulante in ogni ordine, dalla vasta sala ai palchi, da una marea di giovanissimi delle scuole aderenti alla rete al Qsar, il “Castello” arabo del 900, ove per la prima volta in assoluto dopo il dominio punico era risuonata la poesia tradotta dal patriota Michele Amari (Palermo, 7 luglio 1806 “ Firenze, 16 luglio 1889): «Ibn-Tazi fe ad uno epigramma;Ei canta e ti gitta addosso noia e malanni; ei tocca il liuto, affè che gliel;avresti a spezzare su le spalle.» (Storia dei musulmani in Sicilia, vol.II, Le Monnier Firenze 1858, p. 654; Biblioteca arabo-siciliana, Lipsia, 1857 con revisione e aggiunte di Umberto Rizzitano, Alessandria 39;Egitto, 1913 “ Palermo, 1980)). Eppure l’elegia di al-Kalbi: «Io conosco le tue colline, ora già misere,mentre erano delizia nei giorni in cui tu eri generoso verso le donne leggiadre,nei giorni in cui presso di te v’era un paradiso amato di donne dal seno benfatto e un inferno di delatori.» Si è trattato delle scuole secondarie di primo e secondo grado del centro storico da Porta Felice a Porta Nuova, il cuore del percorso arabo normanno del centro, alla presenza dei dirigenti scolastici e premianti i cultori palermitani di poesia. La rete raccoglie il Convitto Nazionale, il Liceo classico Vittorio Emanuele II, il Liceo scientifico Benedetto Croce, l’Istituto di istruzione secondaria Regina Margherita, l’Istituto nautico Gioeni-Trabia, l’Istituto di istruzione secondaria Ragusa Kiyohara Parlatore, la Scuola Media Verga. Sono stati ancora gli studenti di sette istituti palermitani ad aprire l’VIII Edizione della Via dei librai, così da secoli sempre al-Qazar, oggi via Vittorio Emanuele, lungo la quale si sono passati di mano la mattina del 20 aprile i libri che avevano scelto di leggere, percorrendola, da Porta Felice alla Cattedrale. La giornata e la successiva del 21 saranno dedicate a incontri e letture dei ragazzi e dei giovani, negli spazi della manifestazione, alla quale prenderanno parte gli istituti della rete. Questa VIII Edizione parte il 21 con l’Isola di Robinson interamente gestito per la prima volta al Sud, dopo la sua presenza al Salone del Libro di Torino con l’Arena Robinson e Lo spazio a Più Libri e più liberi a Roma, dal upplemento culturale di Repubblica: quattro giorni di incontri, letture e dibattiti curati dai giornalisti Lucio Luca, Sara Scarafia e Mario Di Caro presenzieranno eccelsi nomi della letteratura come lo Strega Eduardo Albinati. Oltre all’Isola di Robinson l’”arcipelago” della Via dei Librai, si svolgerà nelle altre Isole canoniche, Sciascia, Consolo e Pasolini dislocate tra piazza Bologni e il piano della Cattedrale, quest’anno ampliate con altri appuntamenti negli spazi del Museo Riso e della Biblioteca centrale della Regione. Richiede qualche oretta la lettura degli incontri, oltre un centinaio e si consiglia di seguire dettagli e protagonisti solo giorno per giorno. Il Comitato organizzatore (web di La Via dei Librai) ne annunzia le alte finalità di questa edizione «Nel segno del tema “Cittadinanza e umanità”,la manifestazione pubblica sul Cassaro si conferma ancora una volta il risultato finale di un prezioso processo di partecipazione e condivisione di una comunità che si riconosce e si allarga sempre più. L’appuntamento annuale su strada, in occasione della giornata mondiale del libro e del diritto di autore, grazie ai partecipanti, raccoglie un ricchissimo programma di oltre cento presentazioni e incontri di grande interesse culturale e sociale. Un ruolo particolare nell’impegno costante per la promozione della lettura, oltre ai librai, agli editori, agli autori e ai booklovers, va alle Istituzioni culturali della Regione Siciliana e alle scuole, anche con le reti “Al Qasar”, del centro storico, e “Per la promozione della cultura antimafia nella scuola”.» A differenza delle celebri Fiere del Continente qui è la strada per ecccellenza della Panormus Felix a diventare arcipelago e luogo di presentazione dei tesori della storia dell’Umanità. È la strada ove si celebrarono tanti trionfi con archi (anche in muratura come Porta Nuova) e giochi artificiali per imperatori, re e viceré, al centro il miracolo del Teatro del Sole, più in alto la statua di Carlo V imperatore. Qui ove si impantanò nell’immondizia la carrozza di Johann Wolfgang Von Goethe, quello della “Sicilia chiave di tutto”, arrivato lo splendido 2 aprile del 1787 circa le tre del pomeriggio nel porto di Castellammare ove perì per un incendio Antonio Veneziano, compagno di prigionia di Cervantes ad Algeri, la sontuosità della camera con «un’alcova chiusa da cortine, dove stava un letto immenso, con un padiglione in seta, il quale corrispondeva pienamente al resto del mobiglio, ricco, e di forme antiche. Tutta quella splendidezza ci pose in un certo imbarazzo». E l’immondizia che un bottegaio spiegò con sarcasmo: mostrò le scope con cui si difendevano dalla polvere e spiegò che la pulizia avrebbe mostrato le condizioni del lastrico sottostante, mentre questo superiore era gradito alla nobiltà, che poteva passare senza problemi su un terreno morbido; e Monte Pellegrino «con la sua elegante linea in piena luce». Il Cassaro che da secoli risplende delle luci e degli inni, mentre passano i nuovi carri di Santa Rosalia. Ma non è tutto finito: da giovedì 8 a domenica 11 giugno, si celebrerà a Parco Villa Filippina una Marina di Libri, XIV Edizione del Festival dell’editoria indipendente, con il tema, “Il fascino dell’eresia”, proposto dal direttore artistico, per il terzo anno consecutivo, Gaetano Savatteri, giornalista e scrittore, che così lo spiega: «Non c’è autore, scrittrice o scrittore, che non sia portatore di una carica di eresia rispetto al pensiero corrente, rispetto al potere, rispetto alle convenzioni. E proprio la Sicilia, la terra dove più radicati sono certi conformismi sociali, l’eresia ha avuto i suoi germogli e ha conosciuto le inquisizioni che quell’eresia volevano spegnere per sempre. Perfino la ribellione alla mafia è stata una forma, individuale e collettiva di eresia che ha segnato la storia dell’isola, ribaltando le consuetudini e le rassegnazioni consolidate. Per questo abbiamo voluto dedicare all’eresia, al pensiero controvento, questa edizione … perché l’eresia, anche quando ci disturba e ci infastidisce, esercita un fascino irresistibile. Soprattutto in tempi di micidiali pensieri comuni, di algoritmi perfetti che dettano vaste opinioni. Coltivare il fascino dell’eresia è oggi il modo disobbediente per tutelare la libertà di pensiero». Purtroppo sono le nuove leggi e le multe a punirle nel tentativo di abolirle, nel perverso perseguimento del “pensiero unico” e nella castrazione del pensiero già imperante in quasi tutte le TV di Stato e surroganti, nella stampa di ogni tipo. Devi scrivere e pensare con la testa di certi imbonitori sempre e ovunque presenti quotidianamente come per puro esempio e notorietà Belpietro, Feltri e Sallusti che parlano in Libertà (ma quale!), l’Indipendente, Libero. Mi si dice che le loro comparsate sono retribuite, come i giornali con il denaro delle nostre tasse. Inquadrati e solerti banditori della loro libertà, ma non certo di quella del cittadino assordato da scalmanate gridate con gli occhioni sgriddati e schernito da risolini ironici. Se tenti di manifestare il tuo umile pensiero, come pretende l’art. 21 della Costituzione… Sì, fa sempre paura l’eresia, anche ai regimi che vogliono vietare anche le lingue estere. Da tempi antichissimi ha dominato la biblioclastia con i falò dei libri da Tebe, ad Alessandria di Egitto e di Antiochia ai Talmud in Sicilia,da Hitler, a Mao, a Stalin. Quel feticcio prima in pietra e papiro e poi in pergamena e nella deperibile carta, ora in evanescenti bit, ma sempre anima e spirito dell’uomo, unica linfa per la sua sopravvivenza. E questa è Palermo mafiosa, ma adora il libro, biblios e liber e libru, venite. A Torino e Milano c’è una sola fiera, cioè un mercato volto al guadagno. Come nel loro spirito.
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