FLAI - Free Lance Associazione Italiana
FIJET - Fédération Internationale des Journalistes et Ecrivains du Tourisme

FLAI - Free Lance Associazione Italiana

FIJET - Fédération Internationale des Journalistes et Ecrivains du Tourisme

HOME PAGE
FLAI-FIJET
ARCHIVIO NEWS
GALLERY
LINK UTILI

HOME PAGE

FLAI-FIJET

ARCHIVIO NEWS

GALLERY

LINK UTILI



Incubi ricorrenti sulle banche fallite negli USA

Sono la Silvergate, affogata con le cripto e la Silicon Valley Bank, molto esposta nel settore immobiliare, annegata, soprattutto, per avere in pancia una quantità esagerata di Treasury, venduti sul mercato a scopo di copertura di liquidità.
di Maurizio Monti 12 marzo 2023
Editore Istituto Svizzero della Borsa

Titoli che se portati a scadenza non avrebbero creato guai. Ma con l’aumento dei tassi, il prezzo di detti titoli è fortemente diminuito e questo ha originato una perdita di 1.8 miliardi di dollari.

La sedicesima banca degli Stati Uniti, la SVB, è quindi fallita in un lampo, lasciando di stucco molti operatori, per la velocità con la quale è avvenuta la bancarotta. Evocando subito la Washington Mutual del 2008.

Sul sito della FED, venerdì sera, è comparso un comunicato ufficiale di una riunione straordinaria dei Governatori “under Expedited Procedures”, cioè convocata in urgenza, che avverrà lunedì prossimo alle ore 11.30 del mattino, ora americana.

Per tre settimane avremo l’ora americana anticipata di un’ora nel nostro fuso, a causa della differenza di data di inizio delle rispettive ore legali: quindi saranno le 16.30 ora italiana (e non le 17.30).

Non è la prima volta che la FED convoca una riunione di urgenza, l’ultima, l’anno scorso, pubblicò un comunicato abbastanza risibile (se avessero scritto che era una riunione per giocare a tressette ci avremmo quasi creduto di più), vedremo questa volta che cosa ci racconteranno.

Anni di liquidità a pioggia e tassi azzerati, seguiti da un incremento significativo degli stessi, hanno creato questa situazione: le banche, non solo negli Usa, sono pieni di titoli di stato il cui valore nominale è sceso, per compensare l’aumento dei tassi.

Finché non ci sono problemi di liquidità, non esistono problemi. Quando, per qualche ragione, il panico comincia a diffondersi e i correntisti vengono a richiedere i propri soldi indietro, e la banca è esposta con i mutui, e quindi con liquidità che rientra a lungo termine, in caso di necessità, ci sono i titoli in pancia da mettere sul mercato.

Titoli che generano perdite abissali a causa del calo del loro prezzo di mercato rispetto al valore di carico, effettuato in tempi di tassi azzerati.

Per la banca fallita è una sorta di tradimento della FED: negli anni passati, un invito a comprare i titoli di stato, poi l’aumento dei tassi fa diminuire il loro valore … e se la banca va in crisi di liquidità si accorge che le perdite potenziali non contabilizzate diventano reali quando va a collocare i titoli sul mercato.

Di colpo, c’è l’altra faccia della medaglia che appare dietro l’aumento dei tassi di interesse. La grande quantità di titoli in circolazione il cui valore di mercato è drammaticamente sceso. Se arrivi a scadenza, va tutto bene. Se vendi prima vai in perdita.

Il rebus che la FED deve risolvere è complicato. La lotta all’inflazione ha conseguito qualche risultato e la strada tracciata sembra quella giusta. Le dichiarazioni recenti di Powell hanno ribadito la continuazione di una politica dura di aumento dei tassi.

Ora, il caso Silicon Valley Bank suggerirebbe di andare molto più cauti. Perché lo shock potrebbe colpire le banche e il sistema finanziario, fenomeno ancora più pericoloso della stessa inflazione.

E se pensiamo che il problema potrebbe avere ripercussioni mondiali, viene più di qualche dubbio sull’insistere troppo nell’aumento repentino dei tassi. Corrono già rumor che la prossima riunione della FED dovrà sancire l’inizio di una politica diversa.

In una epoca come questa, dove la dietrologia e lo scetticismo sono diventati un mantra (a ragione o no, non mi pronuncio), circolano voci allarmanti di correre a ritirare i denari dalle banche o di ricercare beni rifugio (alcuni anche improponibili): voci che, ovviamente, non fanno che aumentare la confusione già esistente.

Il mercato, come sappiamo, ha reagito con una scena di panico, manifestatasi venerdì scorso.

Per quello che stiamo osservando, i margini richiesti dai broker sulle opzioni dell’S&P500 sono aumentati in modo vistoso, indizio chiaro che il rischio viene valutato in modo piuttosto serio. Vedremo lunedì se tutto questo sarà confermato.

L’opinione di alcuni investitori è che il giorno 22 marzo, nella prossima riunione di calendario ordinario della FED, non ci sarà alcun aumento dei tassi e che entro fine anno dovremmo attenderci un calo di 0.25 punti. Si osservi che le opinioni di 72 ore prima dicevano l’esatto opposto, aumento di 0.50 punti base e altri aumenti successivi di 0.25, con un pesante stress risultante sui tassi a fine anno.

Chi ci segue costantemente, in altri nostri articoli precedenti, abbiamo considerato la possibilità di un pericolo come quello che stiamo vivendo ora, collocato sui mesi di maggio-giugno. In realtà non abbiamo cambiato idea, il maggior pericolo del 2023 è più avanti, secondo la nostra valutazione di probabilità. Anche se parliamo di minimi di borsa fra il 10 e il 24 marzo da tempo.

Quello che è avvenuto negli ultimi due giorni di borsa, giovedì e venerdì, non può, comunque, non renderci attenti.

Se il Vix segue l’andamento iniziato con il gennaio del 2022, potrebbe raggiungere quota 30-32: il problema è la velocità con cui può farlo, più che il livello in sé, che abbiamo già visto ed affrontato più volte nel 2022.

Se dovesse esserci un livello del Vix che sfonda più in alto, allora è un nuovo ciclo di volatilità, ed è tutto da valutare.

In un imperdibile webinar, parliamo di strategie in opzioni ad alto livello di sicurezza ed efficacia di rischio/rendimento: clicca per iscriverti e seleziona la sessione migliore per te.

PS: Molti di coloro che oggi operano non hanno visto il 2008-2009. Nondimeno l’incubo della crisi finanziaria è sempre dietro l’angolo: le banche che falliscono e i titoli bancari che crollano in modo verticale mettono giustamente paura.

Noi pensiamo che il rischio maggiore del 2023 potrebbe essere più avanti. Ma ora è sicuramente un momento su cui mettere molta attenzione.

TORNA AI SOMMARI




Un nuovo modo di gestire i siti


Con MMS non serve uno specialista per gestire un sito:
chiunque in un quarto d'ora impara a farlo da solo.


Non più costi di programmatori per gestire i siti, non più siti vecchi perché manca chi sa aggiornare i contenuti.
Per un sito facile da gestire che costi poco CONTATTACI.

Anche il sito FIJET è stato creato con MMS.
 




Business Network internazionale

dove le piccole imprese e gli operatori turistici
promuovono sul web i loro prodotti e servizi
senza costi di sviluppo siti e di programmatori






LiveTranslate

La nuova tecnologia italiana che rende obsoleta la traduzione simultanea


Per organizzare conferenze, presentazioni, meeting, lezioni in cui non tutti i presenti capiscono la lingua del relatore.

Disponibile anche in versione bidirezionale per supportare meeting con video, audio e traduzione in tempo reale fra persone in paesi diversi che non parlano la stessa lingua.

Vedi descrizione ed esempi

Africa Jade - Korba

Un gioiello dell'ospitalità tunisina

Splendide piante tropicali e grandi prati all'inglese, la bianca sabbia di Korba e un mare cristallino fanno di questo hotel uno dei luoghi più apprezzati in cui trascorrere le vacanze in Tunisia.


 Benvenuti nelle nostre ville in Costa Smeralda e Costa del Sol: fascino classico e moderno stile di vita per ricordi indimenticabili.

 Shuttle fra vs. hotel e aeroporti di Lisbona, Oporto e Faro. Servizi TUC-TUC per la visita della città e servizi turistici a richesta.





Incubi ricorrenti sulle banche fallite negli USA

Sono la Silvergate, affogata con le cripto e la Silicon Valley Bank, molto esposta nel settore immobiliare, annegata, soprattutto, per avere in pancia una quantità esagerata di Treasury, venduti sul mercato a scopo di copertura di liquidità.
di Maurizio Monti 12 marzo 2023
Editore Istituto Svizzero della Borsa

Titoli che se portati a scadenza non avrebbero creato guai. Ma con l’aumento dei tassi, il prezzo di detti titoli è fortemente diminuito e questo ha originato una perdita di 1.8 miliardi di dollari.

La sedicesima banca degli Stati Uniti, la SVB, è quindi fallita in un lampo, lasciando di stucco molti operatori, per la velocità con la quale è avvenuta la bancarotta. Evocando subito la Washington Mutual del 2008.

Sul sito della FED, venerdì sera, è comparso un comunicato ufficiale di una riunione straordinaria dei Governatori “under Expedited Procedures”, cioè convocata in urgenza, che avverrà lunedì prossimo alle ore 11.30 del mattino, ora americana.

Per tre settimane avremo l’ora americana anticipata di un’ora nel nostro fuso, a causa della differenza di data di inizio delle rispettive ore legali: quindi saranno le 16.30 ora italiana (e non le 17.30).

Non è la prima volta che la FED convoca una riunione di urgenza, l’ultima, l’anno scorso, pubblicò un comunicato abbastanza risibile (se avessero scritto che era una riunione per giocare a tressette ci avremmo quasi creduto di più), vedremo questa volta che cosa ci racconteranno.

Anni di liquidità a pioggia e tassi azzerati, seguiti da un incremento significativo degli stessi, hanno creato questa situazione: le banche, non solo negli Usa, sono pieni di titoli di stato il cui valore nominale è sceso, per compensare l’aumento dei tassi.

Finché non ci sono problemi di liquidità, non esistono problemi. Quando, per qualche ragione, il panico comincia a diffondersi e i correntisti vengono a richiedere i propri soldi indietro, e la banca è esposta con i mutui, e quindi con liquidità che rientra a lungo termine, in caso di necessità, ci sono i titoli in pancia da mettere sul mercato.

Titoli che generano perdite abissali a causa del calo del loro prezzo di mercato rispetto al valore di carico, effettuato in tempi di tassi azzerati.

Per la banca fallita è una sorta di tradimento della FED: negli anni passati, un invito a comprare i titoli di stato, poi l’aumento dei tassi fa diminuire il loro valore … e se la banca va in crisi di liquidità si accorge che le perdite potenziali non contabilizzate diventano reali quando va a collocare i titoli sul mercato.

Di colpo, c’è l’altra faccia della medaglia che appare dietro l’aumento dei tassi di interesse. La grande quantità di titoli in circolazione il cui valore di mercato è drammaticamente sceso. Se arrivi a scadenza, va tutto bene. Se vendi prima vai in perdita.

Il rebus che la FED deve risolvere è complicato. La lotta all’inflazione ha conseguito qualche risultato e la strada tracciata sembra quella giusta. Le dichiarazioni recenti di Powell hanno ribadito la continuazione di una politica dura di aumento dei tassi.

Ora, il caso Silicon Valley Bank suggerirebbe di andare molto più cauti. Perché lo shock potrebbe colpire le banche e il sistema finanziario, fenomeno ancora più pericoloso della stessa inflazione.

E se pensiamo che il problema potrebbe avere ripercussioni mondiali, viene più di qualche dubbio sull’insistere troppo nell’aumento repentino dei tassi. Corrono già rumor che la prossima riunione della FED dovrà sancire l’inizio di una politica diversa.

In una epoca come questa, dove la dietrologia e lo scetticismo sono diventati un mantra (a ragione o no, non mi pronuncio), circolano voci allarmanti di correre a ritirare i denari dalle banche o di ricercare beni rifugio (alcuni anche improponibili): voci che, ovviamente, non fanno che aumentare la confusione già esistente.

Il mercato, come sappiamo, ha reagito con una scena di panico, manifestatasi venerdì scorso.

Per quello che stiamo osservando, i margini richiesti dai broker sulle opzioni dell’S&P500 sono aumentati in modo vistoso, indizio chiaro che il rischio viene valutato in modo piuttosto serio. Vedremo lunedì se tutto questo sarà confermato.

L’opinione di alcuni investitori è che il giorno 22 marzo, nella prossima riunione di calendario ordinario della FED, non ci sarà alcun aumento dei tassi e che entro fine anno dovremmo attenderci un calo di 0.25 punti. Si osservi che le opinioni di 72 ore prima dicevano l’esatto opposto, aumento di 0.50 punti base e altri aumenti successivi di 0.25, con un pesante stress risultante sui tassi a fine anno.

Chi ci segue costantemente, in altri nostri articoli precedenti, abbiamo considerato la possibilità di un pericolo come quello che stiamo vivendo ora, collocato sui mesi di maggio-giugno. In realtà non abbiamo cambiato idea, il maggior pericolo del 2023 è più avanti, secondo la nostra valutazione di probabilità. Anche se parliamo di minimi di borsa fra il 10 e il 24 marzo da tempo.

Quello che è avvenuto negli ultimi due giorni di borsa, giovedì e venerdì, non può, comunque, non renderci attenti.

Se il Vix segue l’andamento iniziato con il gennaio del 2022, potrebbe raggiungere quota 30-32: il problema è la velocità con cui può farlo, più che il livello in sé, che abbiamo già visto ed affrontato più volte nel 2022.

Se dovesse esserci un livello del Vix che sfonda più in alto, allora è un nuovo ciclo di volatilità, ed è tutto da valutare.

In un imperdibile webinar, parliamo di strategie in opzioni ad alto livello di sicurezza ed efficacia di rischio/rendimento: clicca per iscriverti e seleziona la sessione migliore per te.

PS: Molti di coloro che oggi operano non hanno visto il 2008-2009. Nondimeno l’incubo della crisi finanziaria è sempre dietro l’angolo: le banche che falliscono e i titoli bancari che crollano in modo verticale mettono giustamente paura.

Noi pensiamo che il rischio maggiore del 2023 potrebbe essere più avanti. Ma ora è sicuramente un momento su cui mettere molta attenzione.

TORNA AI SOMMARI




Un nuovo modo di gestire i siti


Con MMS non serve uno specialista per gestire un sito:
chiunque in un quarto d'ora impara a farlo da solo.


Non più costi di programmatori per gestire i siti, non più siti vecchi perché manca chi sa aggiornare i contenuti.
Per un sito facile da gestire che costi poco CONTATTACI.

Anche il sito FIJET è stato creato con MMS.
 




Business Network internazionale

dove le piccole imprese e gli operatori turistici
promuovono sul web i loro prodotti e servizi
senza costi di sviluppo siti e di programmatori






LiveTranslate

La nuova tecnologia italiana che rende obsoleta la traduzione simultanea


Per organizzare conferenze, presentazioni, meeting, lezioni in cui non tutti i presenti capiscono la lingua del relatore.

Disponibile anche in versione bidirezionale per supportare meeting con video, audio e traduzione in tempo reale fra persone in paesi diversi che non parlano la stessa lingua.

Vedi descrizione ed esempi

Africa Jade - Korba

Un gioiello dell'ospitalità tunisina

Splendide piante tropicali e grandi prati all'inglese, la bianca sabbia di Korba e un mare cristallino fanno di questo hotel uno dei luoghi più apprezzati in cui trascorrere le vacanze in Tunisia.


 Benvenuti nelle nostre ville in Costa Smeralda e Costa del Sol: fascino classico e moderno stile di vita per ricordi indimenticabili.

 Shuttle fra vs. hotel e aeroporti di Lisbona, Oporto e Faro. Servizi TUC-TUC per la visita della città e servizi turistici a richesta.





Incubi ricorrenti sulle banche fallite negli USA

Sono la Silvergate, affogata con le cripto e la Silicon Valley Bank, molto esposta nel settore immobiliare, annegata, soprattutto, per avere in pancia una quantità esagerata di Treasury, venduti sul mercato a scopo di copertura di liquidità.
di Maurizio Monti 12 marzo 2023
Editore Istituto Svizzero della Borsa

Titoli che se portati a scadenza non avrebbero creato guai. Ma con l’aumento dei tassi, il prezzo di detti titoli è fortemente diminuito e questo ha originato una perdita di 1.8 miliardi di dollari.

La sedicesima banca degli Stati Uniti, la SVB, è quindi fallita in un lampo, lasciando di stucco molti operatori, per la velocità con la quale è avvenuta la bancarotta. Evocando subito la Washington Mutual del 2008.

Sul sito della FED, venerdì sera, è comparso un comunicato ufficiale di una riunione straordinaria dei Governatori “under Expedited Procedures”, cioè convocata in urgenza, che avverrà lunedì prossimo alle ore 11.30 del mattino, ora americana.

Per tre settimane avremo l’ora americana anticipata di un’ora nel nostro fuso, a causa della differenza di data di inizio delle rispettive ore legali: quindi saranno le 16.30 ora italiana (e non le 17.30).

Non è la prima volta che la FED convoca una riunione di urgenza, l’ultima, l’anno scorso, pubblicò un comunicato abbastanza risibile (se avessero scritto che era una riunione per giocare a tressette ci avremmo quasi creduto di più), vedremo questa volta che cosa ci racconteranno.

Anni di liquidità a pioggia e tassi azzerati, seguiti da un incremento significativo degli stessi, hanno creato questa situazione: le banche, non solo negli Usa, sono pieni di titoli di stato il cui valore nominale è sceso, per compensare l’aumento dei tassi.

Finché non ci sono problemi di liquidità, non esistono problemi. Quando, per qualche ragione, il panico comincia a diffondersi e i correntisti vengono a richiedere i propri soldi indietro, e la banca è esposta con i mutui, e quindi con liquidità che rientra a lungo termine, in caso di necessità, ci sono i titoli in pancia da mettere sul mercato.

Titoli che generano perdite abissali a causa del calo del loro prezzo di mercato rispetto al valore di carico, effettuato in tempi di tassi azzerati.

Per la banca fallita è una sorta di tradimento della FED: negli anni passati, un invito a comprare i titoli di stato, poi l’aumento dei tassi fa diminuire il loro valore … e se la banca va in crisi di liquidità si accorge che le perdite potenziali non contabilizzate diventano reali quando va a collocare i titoli sul mercato.

Di colpo, c’è l’altra faccia della medaglia che appare dietro l’aumento dei tassi di interesse. La grande quantità di titoli in circolazione il cui valore di mercato è drammaticamente sceso. Se arrivi a scadenza, va tutto bene. Se vendi prima vai in perdita.

Il rebus che la FED deve risolvere è complicato. La lotta all’inflazione ha conseguito qualche risultato e la strada tracciata sembra quella giusta. Le dichiarazioni recenti di Powell hanno ribadito la continuazione di una politica dura di aumento dei tassi.

Ora, il caso Silicon Valley Bank suggerirebbe di andare molto più cauti. Perché lo shock potrebbe colpire le banche e il sistema finanziario, fenomeno ancora più pericoloso della stessa inflazione.

E se pensiamo che il problema potrebbe avere ripercussioni mondiali, viene più di qualche dubbio sull’insistere troppo nell’aumento repentino dei tassi. Corrono già rumor che la prossima riunione della FED dovrà sancire l’inizio di una politica diversa.

In una epoca come questa, dove la dietrologia e lo scetticismo sono diventati un mantra (a ragione o no, non mi pronuncio), circolano voci allarmanti di correre a ritirare i denari dalle banche o di ricercare beni rifugio (alcuni anche improponibili): voci che, ovviamente, non fanno che aumentare la confusione già esistente.

Il mercato, come sappiamo, ha reagito con una scena di panico, manifestatasi venerdì scorso.

Per quello che stiamo osservando, i margini richiesti dai broker sulle opzioni dell’S&P500 sono aumentati in modo vistoso, indizio chiaro che il rischio viene valutato in modo piuttosto serio. Vedremo lunedì se tutto questo sarà confermato.

L’opinione di alcuni investitori è che il giorno 22 marzo, nella prossima riunione di calendario ordinario della FED, non ci sarà alcun aumento dei tassi e che entro fine anno dovremmo attenderci un calo di 0.25 punti. Si osservi che le opinioni di 72 ore prima dicevano l’esatto opposto, aumento di 0.50 punti base e altri aumenti successivi di 0.25, con un pesante stress risultante sui tassi a fine anno.

Chi ci segue costantemente, in altri nostri articoli precedenti, abbiamo considerato la possibilità di un pericolo come quello che stiamo vivendo ora, collocato sui mesi di maggio-giugno. In realtà non abbiamo cambiato idea, il maggior pericolo del 2023 è più avanti, secondo la nostra valutazione di probabilità. Anche se parliamo di minimi di borsa fra il 10 e il 24 marzo da tempo.

Quello che è avvenuto negli ultimi due giorni di borsa, giovedì e venerdì, non può, comunque, non renderci attenti.

Se il Vix segue l’andamento iniziato con il gennaio del 2022, potrebbe raggiungere quota 30-32: il problema è la velocità con cui può farlo, più che il livello in sé, che abbiamo già visto ed affrontato più volte nel 2022.

Se dovesse esserci un livello del Vix che sfonda più in alto, allora è un nuovo ciclo di volatilità, ed è tutto da valutare.

In un imperdibile webinar, parliamo di strategie in opzioni ad alto livello di sicurezza ed efficacia di rischio/rendimento: clicca per iscriverti e seleziona la sessione migliore per te.

PS: Molti di coloro che oggi operano non hanno visto il 2008-2009. Nondimeno l’incubo della crisi finanziaria è sempre dietro l’angolo: le banche che falliscono e i titoli bancari che crollano in modo verticale mettono giustamente paura.

Noi pensiamo che il rischio maggiore del 2023 potrebbe essere più avanti. Ma ora è sicuramente un momento su cui mettere molta attenzione.

TORNA AI SOMMARI




Un nuovo modo di gestire i siti


Con MMS non serve uno specialista per gestire un sito:
chiunque in un quarto d'ora impara a farlo da solo.


Non più costi di programmatori per gestire i siti, non più siti vecchi perché manca chi sa aggiornare i contenuti.
Per un sito facile da gestire che costi poco CONTATTACI.

Anche il sito FIJET è stato creato con MMS.
 




Business Network internazionale

dove le piccole imprese e gli operatori turistici
promuovono sul web i loro prodotti e servizi
senza costi di sviluppo siti e di programmatori






LiveTranslate

La nuova tecnologia italiana che rende obsoleta la traduzione simultanea


Per organizzare conferenze, presentazioni, meeting, lezioni in cui non tutti i presenti capiscono la lingua del relatore.

Disponibile anche in versione bidirezionale per supportare meeting con video, audio e traduzione in tempo reale fra persone in paesi diversi che non parlano la stessa lingua.

Vedi descrizione ed esempi

Africa Jade - Korba

Un gioiello dell'ospitalità tunisina

Splendide piante tropicali e grandi prati all'inglese, la bianca sabbia di Korba e un mare cristallino fanno di questo hotel uno dei luoghi più apprezzati in cui trascorrere le vacanze in Tunisia.


 Benvenuti nelle nostre ville in Costa Smeralda e Costa del Sol: fascino classico e moderno stile di vita per ricordi indimenticabili.

 Shuttle fra vs. hotel e aeroporti di Lisbona, Oporto e Faro. Servizi TUC-TUC per la visita della città e servizi turistici a richesta.




 PAGINE [ più recente: 54 ] [ archivio: 53 - 52 - 51 - 50 - 49 - 48 - 47 - 46 - 45 - 44 - 43 - 42 - 41 - 40 - 39 - 38 - 37 - 36 - 35 - 34 - 33 - 32 - 31 - 30 - 29 - 28 - 27 - 26 - 25 - 24 - 23 - 22 - 21 - 20 - 19 - 18 - 17 - 16 - 15 - 14 - 13 - 12 - 11 - 10 - 9 - 8 - 7 - 6 - 5 - 4 - 3 - 2 - 1 - ]

FLAI - Via Modigliani 37
92019 SCIACCA (AG)
Tel. 339.8721309 / 338.4585627
Mail info@fijet.it
C.F. 10759460156

Privacy &
Cookies



FLAI - Via Modigliani 37
92019 SCIACCA (AG)
Tel. 339.8721309 / 338.4585627
Mail info@fijet.it
C.F. 10759460156

Powered by MMS - © 2017 EUROTEAM