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Riunione operativa a Sciacca dell'Associazione Internazionale 'Disciple d'Auguste Escoffier con il presidente regionale Montemaggioredi Ignazio Graziano - 14 dicembre 2019Secondo step nella sede dell'Alberghiero per rafforzare il sodalizio 'Escoffier' presenti Giacomo Glaviano, presidente Fijet Italia, e Antonino Sutera, direttore Libera Università Rurale Saperi&Sapori Montemaggiore, neo-presidente regionale dell'Associazione ha aperto i lavori con un excursus sulla figura di Georges Auguste Escoffier, definito il 'cuoco dei re, il rè dei cuochi', colui che rivoluzionò il mondo,unanimemente riconosciuto come il più grande precursore, semplificatore e ordinatore di menù e ricette dell'alta cucina e di quella moderna, al quale Guglielmo II si rivolse con queste parole 'Io sono l'imperatore di Germania, ma tu sei l'imperatore degli chef'. Georges Auguste Escoffier nato nel 1846 a Villeneuve Loubet, località costiera della Provenza, è entrato nel mondo della ristorazione a 13 anni, lavorando presso l'osteria dello zio come lavapiatti e aiuto cuoco. Con gli occhi ha rubato e imparato la vita in cucina, facendo lavorare anche la testa e pensando a cosa avrebbe dovuto cambiare per realizzare il suo sogno. A diciannove anni si è spostato a Parigi per lavorare al Petit Moulin Rouge dove è stato chiamato come capo cuoco presso il quartier generale dell'Armata del Reno nel corso della guerra franco-prussiana. Rientrato nella capitale francese, è diventato capo cuoco del Petit Moulin Rouge, che nel frattempo era divenuto un locale frequentato da capi di stato, nobili, teste coronate ma anche di avventurieri e cortigiane: tutta la bella gente di un'epoca irripetibile e - per ammissione del cuoco stesso - un po' frivola. A trent'anni ha aperto il suo primo ristorante a Cannes e dopo si è trasferito a Montecarlo,. Dove ha fondato la rivista 'L'art Culinaire' e ha conosciuto César Ritz, proprietario dell'omonima catena di alberghi di lusso. Tante e straordinarie le virtù che hanno reso la figura di Escoffier leggendaria: ha dovuto costruire da zero l'immagine rispettabile del cuoco e della cucina, ha rivoluzionato totalmente il concetto del mangiare (da bisogno a piacere), ha inventato il modo in cui, ancora oggi, ci si divide i compiti dietro forni e fornelli di un ristorante. Organizzare le cucine dei ristoranti e dei grandi alberghi, ancora oggi attuali ed attuate la Sue regole e criteri(esempio la creazione del menu, della brigata, del pensare a non maltrattare le papille gustative). Oltre il Suo pensiero umanistico, pensava alle mogli dei cuochi in guerra con raccolte attraverso delle cene di beneficenza la creazione di un fondo per i cuochi in difficoltà economiche e la distribuzione dei cibi avanzati (in surplus) ai poveri che la sera si raccoglievano nei pressi del ristorante. Al centro dell'incontro dell'Alberghiero l'organizzazione, le grandi prospettive, i progetti ed interazioni con altre strutture e realtà del territorio in Italia e all'estero della nata Associazione Siciliana dei già Discepoli ed altri in attesa di esserlo. Nella circostanza il presidente della Fijet Italia Giacomo Glaviano ha proposto la sottoscrizione di un protocollo d'intesa fra le due strutture essendo la enogastronomia una componente importantissima del turismo, cosa che ha ribadito a Roma al Palacongressi al recente meeting nazionale enogastronomico Sapori Segreti - Food * Tourism * Innovation - promosso da Confesercenti. Occasione unica per portare la Fijet ancor di più nel cuore del turismo mondiale, abbinandolo all'aspetto così ricercato e prelibato del gusto di qualità. Non c'è turismo senza cibo di alto livello, ha concluso il presidente Glaviano, e riibadito come mission essenziale della struttura sia quella di accompagnare alla scoperta dei luoghi più suggestivi del mondo senza rinunciare mai al piacere di assaporare i sapori e le prelibatezze tipiche. Sulla stessa scia anche il direttore della Libera Università Rurale Antonino Sutera, il quale ha dichiarato la piena disponibilità alla firma di analoga convenzione con l'associazione regionale di Montemaggiore, che ha accolto con grande piacere le proposte già formulate condivise dagli scroscianti applausi di tutti i convenuti con un ad maiora! ,
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