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Matera - Capitale della Cultura 2019. Una città unica nel suo genere, gioiello del Sud da visitaredi Rino Dulcimascolo - 11 giugno 2018 Una città incastonata tra gli strapiombi della Murgia lucana e grotte dei Sassi adibite ad abitazione fin da migliaia di anni or sono dove è possibile osservare le meraviglie delle chiese rupestri con affreschi sacri di antichissima datazione La città offre le più confortevoli comodità per il turista che si reca in questa meravigliosa località che specie di notte offre la visione di un presepe permanente. Loft, bed and breakfast, appartamenti dotati di ogni servizio e confort ricavati nelle antiche abitazioni dei due grandi Sassi Barisano e Caveoso unitamente a una miriade di ristoranti e trattorie improntate alla più rigorosa e genuina cucina lucana sono le offerte di cui il turista può godere in questo luogo da favola. Il centro storico di Matera è situato su un pianoro che delimita in alto i Sassi di Matera. Anche qui la Matera mostra diversi livelli di sovrapposizione di strati urbani. Infatti nella piazza centrale Piazza Vittorio Veneto si trovano alcune aperture che mostrano il livello originario dei luoghi, oggi chiamati ipogei, che si trovano al di sotto della stessa piazza. Gli ipogei si articolano in continuità formando una vera e propria città sommersa connessa con i Sassi. Qui si trovano delle strutture rupestri eccezionali come la grande cisterna denominata Palombaro Lungo con pareti alte 15 metri e fino a poco tempo fa navigabile. Il centro storico di Matera si sviluppa con vie che collegano diverse piazze lungo un asse chiamato asse settecentesco della città perchè prese la sua fisionomia a partire dalla fine del 1600. Nel centro di Matera si susseguono una serie di importanti palazzi e chiese che hanno avuto un particolare rilievo nel corso della storia cittadina. In Piazza Vittorio Veneto domina il grande Palazzo dell’Annunziata, ex convento attuale sede della Biblioteca Provinciale. Di fronte il grande palazzo della Prefettura, la Chiesa di San Domenico del XIII secolo, la Chiesa dei Cavalieri di Malta. Al centro della piazza ci sono quattro grandi aperture che mostrano gli ipogei dove sono presenti anche la grande cisterna del Palombaro Lungo, e la Chiesa rupestre del S. Spirito risalente al X secolo d.C. Poco più avanti si trova un altro ex convento quello di S. Lucia alla fontana che divide l’omonima chiesa settecentesca a destra e la fontana Ferdinandea a sinistra. Proseguendo lungo la via del Corso si arriva fino a piazza San Francesco d’Assisi dove si trova l’imponente omonima chiesa seicentesca. Anche qui sono presenti degli ipogei che testimoniano sotto la piazza il livello originario dei luoghi. A destra della piazza ci si immette in via Ridola, dedicata a Domenico Ridola per i suoi studi e ricerche sul passato archeologico della città. A sinistra invece si trova Piazza del Sedile, sede del Conservatorio, precedentemente Palazzo di Città e sede del Comune di Matera, di qui si susseguono tutti i più importanti palazzi nobiliari che dalla piazza attraverso la stretta via Duomo arrivano a circondare la Cattedrale di Matera. Da Piazza del Sedile salendo via Duomo si arriva alla Cattedrale risalente al 1270 affiancata da un maestoso campanile che domina tutto il paesaggio della città. La Cattedrale ha uno stile romanico-pugliese, ma è caratterizzata da particolari ed elementi artistici unici e di grande pregio sia all’interno che all’esterno. Intorno alla Cattedrale ci sono i palazzi delle famiglie con titoli nobiliari che li abitarono come Palazzo Gattini (Conti Gattini), Palazzo Venusio (Marchesi di Venusio), Palazzo Malvinni Malvezzi (Duchi Malvinni Malvezzi). Queste famiglie oltre a ai palazzi avevano anche grandi possedimenti nei territori della murgia e della campagna materana. Questi palazzi venivano eretti in modo da costituire presidi di difesa della chiesa madre. Proseguendo a destra da Piazza S. Francesco ci si immette su via Ridola dove si trova subito la Chiesa del Purgatorio. Sul lato destro si trova il Museo Nazionale Domenico Ridola dove sono esposti in gran parte i reperti delle ricerche archeologiche condotte dallo stesso Domenico Ridola nel territorio materano. In fondo alla via Ridola si trova Piazzetta Pascoli delimitata da un altro grande palazzo, Palazzo Lanfranchi, ora sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata. Sulla sinistra un belvedere con affaccio sul Sasso Caveoso, un panorama molto bello dominato al centro dallo sperone roccioso del Monterrone dove si trovano le Chiese rupestri si Santa Maria de Idris e San Giovanni in Monterrone.
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Matera - Capitale della Cultura 2019. Una città unica nel suo genere, gioiello del Sud da visitaredi Rino Dulcimascolo - 11 giugno 2018 Una città incastonata tra gli strapiombi della Murgia lucana e grotte dei Sassi adibite ad abitazione fin da migliaia di anni or sono dove è possibile osservare le meraviglie delle chiese rupestri con affreschi sacri di antichissima datazione La città offre le più confortevoli comodità per il turista che si reca in questa meravigliosa località che specie di notte offre la visione di un presepe permanente. Loft, bed and breakfast, appartamenti dotati di ogni servizio e confort ricavati nelle antiche abitazioni dei due grandi Sassi Barisano e Caveoso unitamente a una miriade di ristoranti e trattorie improntate alla più rigorosa e genuina cucina lucana sono le offerte di cui il turista può godere in questo luogo da favola. Il centro storico di Matera è situato su un pianoro che delimita in alto i Sassi di Matera. Anche qui la Matera mostra diversi livelli di sovrapposizione di strati urbani. Infatti nella piazza centrale Piazza Vittorio Veneto si trovano alcune aperture che mostrano il livello originario dei luoghi, oggi chiamati ipogei, che si trovano al di sotto della stessa piazza. Gli ipogei si articolano in continuità formando una vera e propria città sommersa connessa con i Sassi. Qui si trovano delle strutture rupestri eccezionali come la grande cisterna denominata Palombaro Lungo con pareti alte 15 metri e fino a poco tempo fa navigabile. Il centro storico di Matera si sviluppa con vie che collegano diverse piazze lungo un asse chiamato asse settecentesco della città perchè prese la sua fisionomia a partire dalla fine del 1600. Nel centro di Matera si susseguono una serie di importanti palazzi e chiese che hanno avuto un particolare rilievo nel corso della storia cittadina. In Piazza Vittorio Veneto domina il grande Palazzo dell’Annunziata, ex convento attuale sede della Biblioteca Provinciale. Di fronte il grande palazzo della Prefettura, la Chiesa di San Domenico del XIII secolo, la Chiesa dei Cavalieri di Malta. Al centro della piazza ci sono quattro grandi aperture che mostrano gli ipogei dove sono presenti anche la grande cisterna del Palombaro Lungo, e la Chiesa rupestre del S. Spirito risalente al X secolo d.C. Poco più avanti si trova un altro ex convento quello di S. Lucia alla fontana che divide l’omonima chiesa settecentesca a destra e la fontana Ferdinandea a sinistra. Proseguendo lungo la via del Corso si arriva fino a piazza San Francesco d’Assisi dove si trova l’imponente omonima chiesa seicentesca. Anche qui sono presenti degli ipogei che testimoniano sotto la piazza il livello originario dei luoghi. A destra della piazza ci si immette in via Ridola, dedicata a Domenico Ridola per i suoi studi e ricerche sul passato archeologico della città. A sinistra invece si trova Piazza del Sedile, sede del Conservatorio, precedentemente Palazzo di Città e sede del Comune di Matera, di qui si susseguono tutti i più importanti palazzi nobiliari che dalla piazza attraverso la stretta via Duomo arrivano a circondare la Cattedrale di Matera. Da Piazza del Sedile salendo via Duomo si arriva alla Cattedrale risalente al 1270 affiancata da un maestoso campanile che domina tutto il paesaggio della città. La Cattedrale ha uno stile romanico-pugliese, ma è caratterizzata da particolari ed elementi artistici unici e di grande pregio sia all’interno che all’esterno. Intorno alla Cattedrale ci sono i palazzi delle famiglie con titoli nobiliari che li abitarono come Palazzo Gattini (Conti Gattini), Palazzo Venusio (Marchesi di Venusio), Palazzo Malvinni Malvezzi (Duchi Malvinni Malvezzi). Queste famiglie oltre a ai palazzi avevano anche grandi possedimenti nei territori della murgia e della campagna materana. Questi palazzi venivano eretti in modo da costituire presidi di difesa della chiesa madre. Proseguendo a destra da Piazza S. Francesco ci si immette su via Ridola dove si trova subito la Chiesa del Purgatorio. Sul lato destro si trova il Museo Nazionale Domenico Ridola dove sono esposti in gran parte i reperti delle ricerche archeologiche condotte dallo stesso Domenico Ridola nel territorio materano. In fondo alla via Ridola si trova Piazzetta Pascoli delimitata da un altro grande palazzo, Palazzo Lanfranchi, ora sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata. Sulla sinistra un belvedere con affaccio sul Sasso Caveoso, un panorama molto bello dominato al centro dallo sperone roccioso del Monterrone dove si trovano le Chiese rupestri si Santa Maria de Idris e San Giovanni in Monterrone.
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