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La Pasqua in Repubblica Ceca. Tra sacro, profano e peccati di goladi Giacomo Glaviano - 14 marzo 2018Sacro e profano si fondono mirabilmente nella Pasqua ceca. A vivacizzare la sacralità degli eventi religiosi arrivano infatti il colore e il folklore delle feste popolari e dei tipici mercatini di stagione La Pasqua si chiama Velikonoce e, per tradizione, al tempo stesso rende omaggio alla passione e resurrezione di Cristo e dà un gioioso benvenuto alla primavera. Con la natura che si risveglia, le belle giornate, il clima finalmente mite e una contagiosa aria di festa, Pasqua -oltre che una sentita festa religiosa- è il momento migliore per regalarsi una vacanza in Repubblica Ceca. Una fuga di primavera, durante la quale godersi la campagna ceca, assistere a rituali antichi, assaggiare leccornie di stagione, respirare atmosfere uniche e approfittare di un vivace calendario culturale. Mercatini tipici e alberi delle uova Fanno certamente parte dell’identità culturale ceca anche i tradizionali mercatini di Pasqua. Meno noti -ma anche meno inflazionati- di quelli di Natale, sono comunque coloratissimi, ridondanti di oggetti e prelibatezze tipiche, nonché presidiati da alberi addobbati di uova variopinte. Colorano le piazze delle grandi città, ma anche quelle di centri minori ovunque in Boemia, Moravia e Slesia. A Praga -animata per l’occasione anche da danze e musiche popolari- si tengono dal 17 marzo all’8 aprile, nella piazza della Città Vecchia, in piazza Venceslao e in piazza della Repubblica. In totale 90 bancarelle, dove scovare souvenir e prodotti tipici come uova colorate, sonagli in legno, merletti, fruste di salice intrecciato dette pomlazka, giochi di un tempo, marionette e agnellini dolci. Non mancano dimostrazioni dal vivo di artigianato e laboratori per bambini. Brno festeggia invece la Pasqua con il Festival della musica spirituale, toccante rassegna di cori, canti sacri e orchestre sinfoniche in splendidi edifici di culto della città. Paese che vai, usanza che trovi Oggetti-simbolo della Pasqua ceca sono le uova colorate ma soprattutto la tipica frusta intrecciata con ramoscelli di salice e nastri variopinti, chiamata pomlazka, e realizzata in diverse misure. La tradizione vuole che il lunedì di Pasqua i ragazzi e gli uomini adulti vadano di casa in casa a chiedere un’offerta e colpiscano scherzosamente con la frusta ragazze e donne che, per indurli a smettere, li omaggiano con uova colorate. Qualcuna però non cede al 'ricatto' e reagisce versando loro acqua fredda sulla testa. In realtà i colpi di frusta non vogliono essere un atto di violenza, ma al contrario regalare alle donne bellezza e giovinezza per tutto l’anno, o almeno così vuole la tradizione. Un’altra usanza, ancora molto diffusa in certe regioni, è quella dei sonagli di legno. Dal giovedì al sabato Santo i ragazzi girano per le strade facendoli suonare per richiamare la gente in chiesa, così come si faceva quando mancavano le campane, trasferite a Roma. Tentazioni gastronomiche Dopo i sacrifici della Quaresima, la Pasqua in Repubblica Ceca prende tutti per la gola. Al periodo appartengono alcune delle specialità più golose della gastronomia ceca, leccornie che non si possono gustare in nessun altro periodo dell’anno. Come il beranek (un agnello ricoperto di zucchero o di glassa al cioccolato), la jidase (treccia dolce che simboleggia la corda con cui si impiccò Giuda), il mazanec (piccola pagnotta di pasta lievitata), il pernik (pan di zenzero) e il bozi milosti (che si traduce letteralmente “Grazia di Dio” ed è un dolce fritto e zuccherato). E poiché, come detto, Pasqua è anche un inno alla nuova stagione, in questo periodo in tavola non può mancare il minestrone di verdura primaverile e nella farcitura del pollame sono protagoniste giovani, tenere ortiche.
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La Pasqua in Repubblica Ceca. Tra sacro, profano e peccati di goladi Giacomo Glaviano - 14 marzo 2018Sacro e profano si fondono mirabilmente nella Pasqua ceca. A vivacizzare la sacralità degli eventi religiosi arrivano infatti il colore e il folklore delle feste popolari e dei tipici mercatini di stagione La Pasqua si chiama Velikonoce e, per tradizione, al tempo stesso rende omaggio alla passione e resurrezione di Cristo e dà un gioioso benvenuto alla primavera. Con la natura che si risveglia, le belle giornate, il clima finalmente mite e una contagiosa aria di festa, Pasqua -oltre che una sentita festa religiosa- è il momento migliore per regalarsi una vacanza in Repubblica Ceca. Una fuga di primavera, durante la quale godersi la campagna ceca, assistere a rituali antichi, assaggiare leccornie di stagione, respirare atmosfere uniche e approfittare di un vivace calendario culturale. Mercatini tipici e alberi delle uova Fanno certamente parte dell’identità culturale ceca anche i tradizionali mercatini di Pasqua. Meno noti -ma anche meno inflazionati- di quelli di Natale, sono comunque coloratissimi, ridondanti di oggetti e prelibatezze tipiche, nonché presidiati da alberi addobbati di uova variopinte. Colorano le piazze delle grandi città, ma anche quelle di centri minori ovunque in Boemia, Moravia e Slesia. A Praga -animata per l’occasione anche da danze e musiche popolari- si tengono dal 17 marzo all’8 aprile, nella piazza della Città Vecchia, in piazza Venceslao e in piazza della Repubblica. In totale 90 bancarelle, dove scovare souvenir e prodotti tipici come uova colorate, sonagli in legno, merletti, fruste di salice intrecciato dette pomlazka, giochi di un tempo, marionette e agnellini dolci. Non mancano dimostrazioni dal vivo di artigianato e laboratori per bambini. Brno festeggia invece la Pasqua con il Festival della musica spirituale, toccante rassegna di cori, canti sacri e orchestre sinfoniche in splendidi edifici di culto della città. Paese che vai, usanza che trovi Oggetti-simbolo della Pasqua ceca sono le uova colorate ma soprattutto la tipica frusta intrecciata con ramoscelli di salice e nastri variopinti, chiamata pomlazka, e realizzata in diverse misure. La tradizione vuole che il lunedì di Pasqua i ragazzi e gli uomini adulti vadano di casa in casa a chiedere un’offerta e colpiscano scherzosamente con la frusta ragazze e donne che, per indurli a smettere, li omaggiano con uova colorate. Qualcuna però non cede al 'ricatto' e reagisce versando loro acqua fredda sulla testa. In realtà i colpi di frusta non vogliono essere un atto di violenza, ma al contrario regalare alle donne bellezza e giovinezza per tutto l’anno, o almeno così vuole la tradizione. Un’altra usanza, ancora molto diffusa in certe regioni, è quella dei sonagli di legno. Dal giovedì al sabato Santo i ragazzi girano per le strade facendoli suonare per richiamare la gente in chiesa, così come si faceva quando mancavano le campane, trasferite a Roma. Tentazioni gastronomiche Dopo i sacrifici della Quaresima, la Pasqua in Repubblica Ceca prende tutti per la gola. Al periodo appartengono alcune delle specialità più golose della gastronomia ceca, leccornie che non si possono gustare in nessun altro periodo dell’anno. Come il beranek (un agnello ricoperto di zucchero o di glassa al cioccolato), la jidase (treccia dolce che simboleggia la corda con cui si impiccò Giuda), il mazanec (piccola pagnotta di pasta lievitata), il pernik (pan di zenzero) e il bozi milosti (che si traduce letteralmente “Grazia di Dio” ed è un dolce fritto e zuccherato). E poiché, come detto, Pasqua è anche un inno alla nuova stagione, in questo periodo in tavola non può mancare il minestrone di verdura primaverile e nella farcitura del pollame sono protagoniste giovani, tenere ortiche.
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