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Aperto-a-Sambuca-di-Sicilia-il-Museo-Diocesano-di-Arte-Sacra

di Antonella Munoz Di Giovanna - 05 gennaio 2018
Presenti alla cerimonia l'assessore ai beni culturali Vittorio Sgarbi e le massime autorità civili, militari e religiose

Allestito all’interno della Chiesa del Purgatorio il nuovo museo accoglie nelle sale restaurate le opere d’arte raccolte e custodite all’indomani del devastante terremoto del 1968 che colpì la Valle del Belice. Il progetto dii recupero della chiesa ha interessato oltre al corpo centrale della stessa, i locali adiacenti, un tempo sagrestia e oratorio.

Il Mudia è l’esito positivo di una collaborazione tra Pubblico e Privato, infatti la Curia Arcivescovile, la Conferenza Episcopale Italiana, il Comune di Sambuca e la Sovrintendenza di Agrigento hanno unito le proprie specifiche competenze mettendosi a servizio del territorio, ottenendo un risultato di altissima qualità, un Museo di Arte Sacra, espressione del valore culturale di questa comunità che da secoli coniuga fede, arte e tradizione.
L'itinerario museale si sviluppa all'interno di quattro sale con un percorso tematico: la prima sala detta Feliciana con opere del pittore Fra Felice da Sambuca e lo spazio destinato alla scultura lignea.Poi la Sala Planeta con i cimeli appartenuti a Mons. Diego Planeta ultimo Giudice della Apostolica Legazia e Arcivescovo di Brindisi.

Nelle altre due sale sono esposti vasi e suppellettili in argento e paramenti sacri realizzati molto probabilmente nei due cenobi sambucesi, il Monastero Benedettino e il Collegio di Maria.Infine la sala dedicata a San Giorgio, sala voluta con forza dall’architetto Cacioppo, qui sono esposti diverse opere d’arte salvate alla demolizione della chiesa omonima nel 1959. Al suo interno un mezzobusto reliquiario d'argento del Santo, due statue lignee della fine del Cinquecento, un quadro raffigurante 'I Santi Quattro Martiri Coronati' attribuito a Pietro Novelli, un affresco medievale della Madonna del Latte.
L'apertura di questa chiesa e l'inaugurazione del Museo d'Arte Sacra - dice il sindaco Ciaccio - è il primo evento inserito nel ricco calendario di iniziative per il 50mo anniversario del terremoto del Belice. Un segnale di rinascita e di bellezza. Con la sottoscrizione della Convenzione con la Curia di Agrigento e la Sovrintendenza - ha aggiunto - il Mudia restituisce a Sambuca e ai sambucesi un insostituibile recupero della memoria, grazie all’esposizione delle testimonianze di una lunga tradizione che ha saputo coniugare i valori del Sacro, del Bello, dell’Antico.
Il MUDIA è oggi una realtà che testimonia il lungo percorso di fede e di eccellenza artistica attraverso la storia, custode oggi della memoria di luoghi non più esistenti o danneggiati, resterà aperto ogni giorno da Martedì a Domenica e si aggiunge al già ricco percorso offerto ai turisti che visiteranno Sambuca uno dei Borghi più belli d’Italia.
'Un museo realizzato all'interno di una chiesa molto bella che coniuga la spiritualità con l'arte e con una forte identità' così ha commentato l'apertura del MUDiA l'assessore regionale ai beni culturali Vittorio Sgarbi a conclusione della cerimonia inaugurale coordinata dall'assessore alla cultura Giuseppe Cacioppo,alla quale sono intervenuti anche la Sovrintendente di Agrigento Gabriella Costantino, Don Giuseppe Pontillo Direttore del Museo Diocesano di Agrigento, Don Lillo Di Salvo arciprete di Sambuca e Mons. Butera, Vicario della Curia di Agrigento.

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