Cronaca di una giornata alla Tol Expo di Borsa Italiana. Riflessioni su questa sempre più povera Italia
di Maurizio Monti, editore Traders’ Magazine Italia 27 ottobre 2017
E’ stata, come sempre tutti gli anni lo e’, una bella e impegnativa giornata. E’ sempre una occasione di incontro e confronto, la manifestazione per eccellenza del trading on line, ospitata e organizzata dall’exchange italiano, una tradizione il vedersi a Palazzo Mezzanotte, una emozione sempre nuova girare fra gli stand, sentire i relatori, scoprire le novita’ interessanti, fare la conta dei broker e dei player presenti e anche degli assenti.
E questa e’ la Tol Expo di Borsa Italiana: una festa di quella meravigliosa splendida passione che abbiamo tutti in corpo frequentandola.
Nell’atmosfera di festa, io devo fare una considerazione, che non e’ esattamente in linea con lo stato d’animo gioioso delle celebrazioni e delle giornate dedicate alla Cultura finanziaria: ma una considerazione che io sento di fare, dal profondo del cuore, al Pubblico delle mie riviste
Viviamo un’epoca difficile: gli stati si comportano come se le tasche dei cittadini fosse una loro proprieta’ e le banche centrali come se i mercati fossero un loro dominio assoluto e incontestabile. Il parallelo drammatico di stati e banche centrali contribuisce a comprimere le liberta’ individuali e a rendere discutibili le piu’ che legittime pianificazioni che ogni individuo vuole fare per se’, per i propri cari, per la propria famiglia. Abbiamo due padroni in piu’ che non pensavamo di avere, li abbiamo anche perche’ molti di noi sono assolutamente assuefatti a considerarli padroni, complici una stampa prevalentemente miserabile ed asservita, fatta da una casta di giornalisti abituati a scrivere sotto dettatura, protetti da un Albo, esistente come unico caso al mondo, la cui presunta legittimazione e’ puramente autoreferenziale.
Io credo nel Libero Pensiero, come forza sovrannaturale dell’uomo. Il Libero Pensiero e’ capace di creare il sogno, che e’ il presupposto per materializzare e concretizzare cio’ che ancora non c’e’. Questa e’ la grande, vera, forse unica forza dell’uomo su questo pianeta: ed e’ una forza creatrice con la quale l’uomo in un milione di anni ha generato una societa’ organizzata ed evoluta, dove vive almeno un quarto della popolazione mondiale. Ed escludo la Cina, perche’ nulla ha di organizzato ed evoluto una nazione dove avvengono 5000 esecuzioni capitali ogni anno e c’e’ un partito unico che ha ancora la faccia tosta di volersi chiamare comunista. La Cina e’ la rappresentazione della negazione del Libero Pensiero nel mondo moderno e un pericolosissimo precedente nel mondo capitalista, che ha contribuito a creare come modello legittimato la concezione autoritaria del potere.
Ora, che i governi mondiali, resi impotenti dalla loro stessa incapacita’ di non generare debiti che non sono in grado di pagare, considerino proprie le tasche dei cittadini e’ fenomeno cui, in qualche modo, ci siamo abituati. Ci hanno raccontato e continuano a raccontarci dell’evasione fiscale, delle norme sulla trasparenza, dell’antiriciclaggio e di tante altre corbellerie che hanno contribuito a creare registri, anagrafiche, database di dimensione soprannaturale, scambi automatici di informazioni, e tutto questo ci viene venduto come necessario per combattere la criminalita’ organizzata (il cui fatturato continua ad aumentare e in Italia e’ la prima industria del Paese, anche perche’ le industrie vere se ne sono andate, Fiat in testa), o per combattere i fantomatici evasori fiscali (che in Italia con il 65% di imposte che gravano di fatto sui cittadini vorrei sapere dove sono e che male hanno fatto se non quello, nella maggior parte dei casi, di cercare di sopravvivere).
Bene, fingiamo di credere a tutto: le tasche sono nostre, ma ce le hanno espropriate, e pazienza, arrivo a dire, così deve essere e va bene, tollereremo che sia così, almeno finche’, un bel giorno, sara’ il sistema economico a doversi rigenerare su un nuovo modello: perche’ così dovra’ essere prima o poi.
Ma cio’ su cui richiamo l’attenzione e’, ulteriormente, un altro fenomeno: gli stati vogliono eliminare tutti i soggetti che, nel processo, di appropriazione indebita continuato ed aggravato da essi perpetrato, possano costituire un intralcio ai loro piani. Norme che vengono emanate di recente, comprese la Mifid2, talune norme Consob, come pure un complesso di norme fiscali vessatorie, volgono in una sola direzione: in nome della “trasparenza”, della “protezione” del cittadino (chiamato di volta in volta mai con il suo nome di libero cittadino ma come “il contribuente” o “il risparmiatore”), della intramontabile “lotta all’evasione”, la sostanza e’ una sola: lo stato desidera controllare le attivita’ del cittadini, desidera indirizzare le loro scelte, desidera disattivare il cervello dei singoli, per sostituirlo con un grande cervello universale, di tipo robotico e autoritario, imposto dall’alto.
Non e’ questa la sede per approfondire alcuni argomenti, lo faremo prossimamente, perche’ la mia penna e’ partita e non si fermera’ tanto facilmente: il mio e’ un alert, un messaggio, un invito a tenere il cervello reattivo, funzionante ed ipercritico verso tutto cio’ che proviene “dall’alto”, sia esso dai governi, dalla mitica “Europa”, o dai simulacri creati dagli stessi governi come organi di burocrazia servile ed asservita al potere centrale.
Si chiamino Agenzia delle Entrate, si chiamino Consob, si chiamino Autorithy (ne abbiamo una quantita’, impossibile citarle tutte qui), sono gli organi con cui si stanno distruggendo le liberta’ elementari dei cittadini, comprese quella di pensare con la propria testa, di decidere del proprio destino, di pianificare per se’ e per la propria famiglia.
L’Italia si sta suicidando, nella acquiescenza colpevole di chi dovrebbe proteggerla. Oggi, mentre esce questa edizione straordinaria, e’ sciopero generale, proclamato all’improvviso, in modo indegno per qualsiasi paese che voglia definirsi civile. Mentre il paese sciopera, come avviene ogni giorno, 500 giovani in piu’, dei migliori, stanno fuggendo all’estero, 1000 imprese chiuderanno, e una burocrazia goffa e irresponsabile sara’ essa stessa paralizzata dallo sciopero. Confindustria, organizzazioni di categoria, albi professionali, e’ tempo di finirla di giocare al ruolo del rispetto delle istituzioni: nel paese piu’ inondato al mondo da moduli per una presunta privacy, bastava inserire il codice fiscale di una impresa concorrente per vedere i suoi clienti e fornitori e gli importi dei fatturati con essi, all’interno del sistema-colabrodo creato da Sogei per l’Agenzia delle entrate per ricevere quel vergognoso abominio italiano che porta il mostruoso nome di “spesometro”: quello che e’ drammatico e’ che dal Palazzo, evidentemente imbarazzato dalla propria stessa stellare incapacita’, si è sussurrato che forse la causa era costituita dagli hacker e taluni organi di informazione di fronte a tale colossale panzana l’hanno riportata pari pari, intanto i cittadini sono stupidi e possiamo dargli a bere tutto. E’ chiaro quello che stiamo vivendo? Confindustria, ci svegliamo? Professionisti, ci ribelliamo sul serio? Organizzazioni di categoria, facciamo qualcosa di serio, che metta paura per davvero? O continuiamo a limitarci a levare le nostre “velate critiche” vestite del perbenismo istituzionale, perché, alla fine, siamo ormai avvezzi alla passività e ci piace di esserlo?
Oggi ho incontrato molte persone del nostro Pubblico alla Tol Expo. L’incoraggiamento e l’energia che mi sono provenuti da loro, mi hanno fatto scrivere queste righe. E ora sarà difficile che mi fermo: perche’ e’ solo il Libero Pensiero che puo’ salvarci.
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