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Agrigento. Arcosoli PrimaVera Jazz 2017

di Anna Maria Massaro 11 aprile 2017

Con una giornata speciale si e’ conclusa ad Agrigento la VI^ edizione di “Arcosoli PrimaVera Jazz” ricchissima di eventi speciali sul tema del paesaggio e della percezione sensoriale in senso più ampio.



La Sicilian Improvisers Orchestra ha eseguito WALK ON THE WILD (Girgenti) SIDE, un evento speciale che, parafrasando la famosa canzone interpretata da Lou Reed, prevede un percorso sensoriale in Natura da un’idea di Lelio Giannetto. Piu’ di trenta artisti impegnati nella realizzazione di questa incredibile partitura realizzata a cielo aperto: Toni Costagliola pittore, Francesca Vaccaro attrice, Alessandro Di Liberto scrittore, Kali Jones performer, Emilia Guarino danzatrice, Simona Martelli attrice, Alessio Castiglione scrittore, Mara Rubino danzatrice, Linda Sofia Randazzo pittrice, Giorgia Rampulla scrittrice, Silvia Di Blasi attrice, Claudia Di Gangi performer, Angelo Ganazzoli scrittore, Maria Teresa De Sanctis attrice, Tiziana Maionica voce, Eva Geraci flauto, Marcello Cinà sassofono soprano, Dario Compagna clarinetto Beppe Viola strumenti ad ancia, flauti etnici, Giuseppe Greco chitarra, Gandolfo Pagano chitarra preparata, Alessandro Librio violino, Lelio Giannetto contrabbasso, Alessandra Pipitone pianoforte, Letizia Guastella sassofono contralto, Michelangelo Bologna armonica Tommasino Miranda sassofoni, Domenico Sabella batteria.
Si è trattato di una vera e propria passeggiata all’aperto che il pubblico ha effettuato tra Villa Aurea e Casa Barbadoro - di recente restaurate e riportate alla fruibilità - nel tratto interno dell’antica strada pedonale. Accedendo da Villa Aurea il pubblico ha proceduto, quasi come in processione, in direzione di Casa Barbadoro, dove, oltre a godere di un panorama mozzafiato ha incontrato lungo il percorso degli speciali ‘elementi del paesaggio’ come delle creature vegetali: degli artisti. Ognuno di essi ha offerto i propri frutti con musiche, poesie, narrazioni, danze, disegni. E’ stato un vero e proprio percorso sensoriale in cui ambiente, territorio, natura, archeologia, arte hanno avvolto tutti i sensi umani: incluso il gusto con una degustazione.
La Sicilian Improvisers Orchestra e’ un ensemble specializzato per la realizzazione di speciali performance su scala ambientale, nelle piazze, presso monumenti di grandi dimensioni e nei contesti naturali dove si fondono arte, natura e paesaggio, visivo e sonoro. Ha collaborato con alcuni compositori europei che hanno composto opere appositamente per questa speciale orchestra che si e’ gia’ esibita presso importanti istituzioni culturali come la Fondazione Teatro Massimo di Palermo, l’associazione Filarmonica Laudamo di Messina, il Goethe-Institut Palermo e svolto tourne’ europee in Svizzera e in Germania.
A conclusione della passeggiata sonora è seguito la sera presso il baglio di Casa Barbadoro il concerto di Paolo Tofani, grande storico chitarrista italiano dall’esperienza musicale eterogenea e approfondita sui diversi linguaggi del moderno dal pop al rock’n roll, dal progressive alla musica di confine. Dopo una lunghissima esperienza a Londra, torna in Italia nel 1973 su indicazione del manager della PFM, che lo invita a entrare negli Area con Patrizio Fariselli, Ars Tavolazzi, Demetrio Stratos: con questo gruppo raggiunge l’apice della popolarita’ ed e’ sua la celebre introduzione di Luglio, agosto, settembre (nero) del primo album Arbeit Macht Frei. Lasciati gli Area nel 1977, la ricerca spirituale lo porta a diventare monaco. Continua anche la ricerca nell’applicazione di sintetizzatori alla sua chitarra elettrica e nella costruzione di prototipi di chitarre personalizzate fino a realizzare la Trikanta Veena (vina a tre voci), che oggi utilizza. Attraverso i suoni inaspettati, puliti e di grande qualita’, anche spirituale, e’ stato capace di catturare il pubblico.
Sempre la stessa sera, alle ore 21,00 una degustazione di prodotti della tradizione culinaria siciliana ha completato il percorso emozionale il concerto di Osvaldo Lo Iacono chitarra elettrica, Gabriel Guarneri basso elettrico, Gaspare Costa batteria.
La passione di Osvaldo Lo Iacono per la musica nasce compiuti i dieci anni, ascoltando in tv il Riff di Should I stay or Should I go dei Clash e da quel momento capisce che la chitarra sarebbe stata la sua compagna di giochi. A quindici anni scopre il jazz-rock aprendo i suoi interessi verso tutta la musica, sempre con viva curiosità. Nel 1999 entra a far parte del gruppo Tinturia, con cui suona per sette anni, registra tre dischi e gira in lungo e in largo per la Penisola. Si moltiplicano per Lo Iacono le collaborazioni con artisti come: Amii Stewart, Mauro Ermanno Giovanardi dei La Crus, Fiordaliso, l’Orchestra made in Sicily, l’Orchestra jazz Siciliana, Simona Bencini, Fabio Concato, Fabrizio Bosso, i TI.Pi.Cal, Cassandra Raffaele, Elisa Rossi. La passione di Osvaldo per la musica si estende anche sul piano didattico fondando la Scuola Civica della Città dei Templi, nella quale convergono tantissimi ragazzi da tutta la Sicilia per studiare e seguire i suoi corsi.


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