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FIJET News 2017
Inventrice per amore: mamma siciliana brevetta UNICO, un sistema posturale per la figlia disabile di Rosy Abruzzo 03 marzo 2017 Quella che sto per raccontarvi in questo articolo non e’una notizia qualunque ma una straordinaria storia d’amore, di umanita’e di scienza. Ci sono, infatti, storie che somigliano a miracoli e che meritano di essere raccontate e portate all’attenzione delle persone perché conoscerle puo’aprire la strada ad impensabili conquiste. Ed ? un’impensabile conquista quella fatta da una mamma siciliana, che per disperazione e per amore, ha inventato un presidio medico rivoluzionario per la figlia, gravemente disabile.
La storia di Rosaria UNICO, e’il nome che Rosa Trojia, insegnante di scuola primaria in un piccolo comune del trapanese, ha dato alla sua invenzione. Una sorta di sostegno morbido, strutturato per avvolgere e sollevare il tronco che, migliorando la postura e sostenendo la colonna vertebrale, evita la compressione della cassa toracica e riduce le crisi respiratorie e la tendenza al soffocamento. Rosaria, cosi’si chiama la figlia dell’insegnante/inventrice, e’affetta da una forma di tetraparesi spastica bilaterale che ha danneggiato gravemente il normale sviluppo delle funzioni cognitive e motorie. Le sue condizioni di salute, fin dalla nascita, sono apparse cosi’gravi e compromesse ai medici che, secondo i piu’autorevoli pareri, Rosaria era destinata ad una vita breve e difficile, come nella maggior parte dei casi simili al suo. Rosaria, oggi, vive ancora, respira, sta seduta sulla sua carrozzina, sorride spesso ed ha 30 anni. La nascita di UNICO. Questo accade grazie alla sua mamma che, non potendo accettare l’idea che la scienza non offrisse rimedi validi ai problemi della figlia, ha cominciato nel 1995 a cercare disperatamente una soluzione. Lo studio e la ricerca di forme, materiali, strutture e metodi per poter tenere eretto il tronco di Rosaria, sono iniziati dopo l’ennesima crisi bronchiale e l’ennesima inaccettabile sofferenza per quel corpicino cosi’fragile. Rosa ha iniziato il suo percorso rovistando nella cantina alla ricerca di oggetti con cui dare vita a quell’idea che nella sua mente aveva gia’una forma, si e’ arrabbiata con se stessa tutte le volte in cui andava vicino ad un risultato senza poi conquistarlo, ha affrontato la diffidenza e l’indifferenza, ha cercato la collaborazione di ortopedici e sanitari affinche’ l’aiutassero a trasformare le solite seggiole ed i soliti busti in quel sistema di sollevamento del tronco che era certa potesse realmente migliorare le condizioni di salute di Rosaria e di chi era affetto da patologie simili. Finalmente nel 2008, con l’iniziale aiuto di un tappezziere, da un cubo di poliuretano e da un piccolo telaio, nasce UNICO, il primo sistema di postura per Rosaria che le ha cambiato la vita. Gia’ il primo prototipo, con il suo appoggio per le braccia che favoriva lo scambio circolatorio e la comodita’ del cuscino in memory form, consentiva a Rosaria di stare seduta fino a cinque ore. Lo speciale sistema di sollevamento del tronco le permetteva di stare eretta senza irritare il cavo ascellare e favorendo la respirazione. La conquista del brevetto. Ancora oggi, a distanza di molti anni, UNICO svolge il suo prezioso compito e, nel 2010, e’stato brevettato da Rosa in versione super leggera e senza telaio, con il SI del Ministero dello Sviluppo Economico "alla novita’, all’attivita’ inventiva e all’applicazione industriale". L’invenzione di Rosa, e’"unica" nel suo genere in quanto le specifiche ricerche del Ministero hanno confermato che non esiste in Italia, e in tutto il mondo, niente che abbia la stessa funzione di UNICO cioe’ quella di sollevare la colonna vertebrale e non semplicemente di contenerla. Nel frattempo la coraggiosa mamma di Salaparuta, ha realizzato altri esemplari del presidio per bambini affetti da patologie simili a quelle di Rosaria e sta per pubblicare un libro nel quale racconta l’incredibile storia della sua bimba e di come e’ nato UNICO, lo strumento che le ha migliorato radicalmente la vita. L’invenzione di Rosa e’ ancora in attesa di una azienda ortopedica che si interessi alla sua produzione e diffusione. La ricerca si sta rivelando piuttosto difficile. Molte aziende hanno risposto alle mail di Rosa, alcune neppure quello. E fare breccia nelle logiche spietate del mercato di settore sembra essere molto difficile. All’appello della signora, mamma inventrice per amore, anche noi ci uniamo nella speranza che da questa storia straordinaria possa nascere una nuova conquista scientifica e di civilta’.
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