Forum sul turismo nel mediterraneo: sfide e orizzonti
Organizzato dall’AMJET FIJET allo Sheraton di Casablanca – Marocco
di Giacomo Glaviano 13 maggio 2016
Alla presenza del ministro del turismo del Marocco Lahcen Haddad e delle massime autorità all’Hotel Sheraton di Casablanca ha avuto luogo il forum sul turismo per il rilanciare il mediterraneo dopo i noti eventi terroristici che hanno seminato morte, creato allarme e ridotto notevolmente il flusso turistico.
I lavori sono stati aperti dall’indirizzo di saluto di Moustapha Trai, presidente dell’associazione marocchina dei giornalisti e scrittori di turismo(Amjet) e da Tijani Haddad, presidente della Fijet, che ha presieduto a Marrakesh pure la riunione del direttivo internazionale della Fijet.
Oltre ai delegati di 24 Paesi hanno partecipato operatori ed esperti turistici.Le autorità preposte, in proposito, hanno già iniziato ad adottare controlli a tappeto per garantire ai turisti la necessaria serenità durante il loro soggiorno.
Presenti al Forum oltre ai rappresentanti di vari paesi: Algeria, Allemagna, Argentina, Bahrain, Belgio, Bosnia, Bulgaria, Croazia,Egitto, Francia,Libano, Malta, Panama, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia, Stati Uniti e Venezuela, nonché l’Italia rappresentata dal giornalista Giacomo Glaviano, presidente nazionale della Fijet.
Un valido contributo con i loro interventi hanno apportato Imad Barrakad, presidente SMIT; Jamir Kheldouni Sahraoui, della confederazione nazionale del turismo; Jamal Kilito dell’ONMT; Slim Tlatli, ed ministro del turismo della Tunisia;Ilyass El Omari, presidente del consiglio delle Regione di Tangeri-Al Hoceima e della presidente della commissione turismo Imane Bouhouita; Salah Attia, segretario generale della Unione Araba degli Scrittori di Turismo; Amelia Tomasevic dewlk turismo di Zagabria; Nilgun Sirin Ixmir-Turchia; Othman Cherif Alami, presidente dell’associazione regionale delle agenzie di viaggio Casablanca-Settat.
Gli oratori, in particolare, hanno posto l’accento sulla cooperazione e la sicurezza, modello di sviluppo del turismo nell’area del mediterraneo.
In Marocco la disoccupazione, intanto, è aumentata come certifica l’Alto commissariato per la programmazione economica, che ha diramato i dati relativi all’occupazione del primo trimestre 2016.
Particolarmente allarmante, evidenzia l’ufficio dell’Ice a Casablanca, appare il tasso dei senza lavoro tra i giovani nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, che ha raggiunto il 41,5% in ambito urbano. Il tasso di disoccupazione nazionale si attesta al 10% della forza lavoro (pari a 1,17 milioni di disoccupati), di cui l’80% nelle aree metropolitane.
La tendenza del mercato del lavoro in Marocco appare in flessione: tra il primo trimestre 2015 e lo stesso periodo dell’anno in corso, l’economia del Paese maghrebino ha perso 13 mila posti di lavoro, in netto peggioramento rispetto al precedente triennio, che ha registrato la creazione media annua di 71 mila occupati.
Da sottolineare anche i dati preoccupanti della disoccupazione intellettuale tra i giovani marocchini: il 9,5% dei diplomati di scuole ed istituti di formazione superiore sono senza lavoro e tale percentuale arriva al 24,2% tra i laureati.
Casablanca, città del Marocco situata sulla costa atlantica, con oltre 4 milioni di abitanti, dispone di un importante porto insieme a quello di Tangeri. Non offre, come altre metropoli marocchine, una gran quantità di edifici storici, ma è piuttosto una città moderna, ideale per trascorrere un insolito weekend. Nonostante si trovi in Africa, Casablanca non ha un clima eccessivamente caldo, d’estate la temperatura media non supera i 26 gradi centigradi, ed è sempre piacevole soggiornarvi.
L’edificio più importante è la Moschea di Assan II, la più grande dopo quella di Medina e La Mecca. La parte vecchia della città detta medina, è piena di strade strette e circondata dalle vecchie mura cittadine. Presente un altro edifico, di recente costruzione, che vale la pena visitare come la Chiesa di Notre Dame de Lourdes, con le sue splendide vetrate decorate a mano, di culto cattolico.
In città sono presenti tre stazioni ferroviarie. Casablanca è servita dall’aeroporto Internazionale Mohammed V, situato a circa trenta km a sud della città, il più trafficato di tutto lo stato marocchino.La città è anche il centro industriale più sviluppato del Marocco.
Casablanca pullula di lussuosi hotel da quello arredato in stile moderno a quello caratteristico della zona. La maggior parte dei ristoranti offre una cucina internazionale, però è sempre consigliabile provare uno di quelli tipici con cucina marocchina e africana in generale.
Oltre al conosciuto cous cous con le verdure o il tajine, il misto di carne speziato cotto in una particolare pentola di terracotta da cui deriva il nome, o il pesce in varie versioni; assaggiare qualche dolce tipico invitante, come i biscotti con latte e arance, o la torta arancia e zafferano o le buonissime frittelle di ricotta. Va ricordato, infine, che il Marocco è anche il principale produttore di vino arabo, soprattutto rosso.
Marrakech. Visitare, in particolare la Medina della città rossa e i mercati molto interessanti; ogni vicolo è dedicato ad un tipico artigianato locale dove si potrà anche assistere al processo di lavorazione dei vari prodotti.
Al Museo di Marrakech sono ospitate opere di arte marocchina e sculture sia di arte contemporanea che tradizionale. Al Museo di Dar Si Said è esposto l’oggetto più antico; a quello di Bert Flint sono in mostra costumi, gioielli e mobili del passato. Interessante la meravigliosa moschea Koutoubia, del Koubba Ba’adiyn, l’edificio più antico della città, la Medersa di Ben Youssef, il Palazzo El Bahia e le Tombe Saadiane.