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FIJET News 2016
Convegno del Rotary Club di Sciacca su “Il futuro della Sicilia 2.0, dalla produzione di alghe ai carburanti sintetici”. di Giacomo Glaviano 24 febbraio 2016
Con un interessante convegno dal titolo “ Il futuro della Sicilia 2.0, dalla produzione di alghe ai carburanti sintetici “. L’Isola all’avanguardia in tema di Economia circolare per un consumo e una produzione maggiormente sostenibili il Rotary Club ha festeggiato i suoi 111 anni dalla fondazione.
Come avvenuto in contemporanea nel mondo, la mattina il direttivo del sodalizio guidato dal presidente Filippo Marciante è stato ricevuto dal Sindaco Fabrizio Di Paola a Palazzo di Città dove è stata esposta la bandiera del Rotary assieme a quella delle istituzioni.
Va ricordato che a Sciacca il Rotary nel corso degli anni ha portato avanti e concretizzato tante valide iniziative, ultima in ordine di tempo, l’apertura al pubblico dopo 40 anni del Teatro Popolare Samonà di via Agatocle che ha ospitato la convention rotariana, grazie all’impegno del Governatore Giovanni Vaccaro.
Relatore del convegno sulle nuove opportunità e di quella che in atto chiamiamo “Economia circolare” tenuto nell’antica sede del Circolo Garibaldi di Sciacca il prof. Mario Ragusa, enologo e dirigente dell’Ente di Ricerca della Regione Sicilia, presentato all’uditorio dal presidente del Rotary Club Filippo Marciante, il quale ha motivato la scelta dell’argomento da trattare perché incuriositi dall’utilizzo delle alghe marine, delle nuove fonti di energia e di nuovi spunti di ricerca in Sicilia.
Il prof. Ragusa ha informato gli intervenuti che la settimana scorsa al comitato economico e sociale della Comunità Europea ha presentato i risultati specifici di trasformazione della CO2 ricavata dai mosti in fermentazione iun Metano Verde sintetico, in occasione della puybblica audizione in vista della elaboprazione delle direttive sull’applicazione dell’economia circolare “pilastro fondamentale per uscrire dal modello dissipativo e andare verso il modello rigenerativo”.
La grande opportunità – ha sottolineato l’oratore – è quella di ripartire con un’economia che è radicata nei territori creando filiere interconnesse, dall’agricoltura ai rifiuti. Sotto questa ottica il progetto internazionale Vienergy, ha dimostrato che recuperando tutti i sottoprodotti ottenuti dalla coltivazione delle vigne e dalla produzione del vino, l’anidride carbonica di fermentazione dei mosti rappresenta un’opportunità indiscutibile di vera e concreta applicazione di economia circolare .
Ragusa – ha aggiunto -riutilizzando l’anidride carbonica di fermentazione abbiamo coltivato le microalghe (Spirulina ) che rappresentano un ottimo integratore alimentare e possono rappresentare una buona prospettiva per la soluzione dei problemi di alimentazione del mondo intero. Oppure possiamo integrare con la produzione dei carburanti sintetici ( gas metano ) utilizzando sempre la CO2 di fermentazione dei vini, che in un certo senso questa soluzione sperimentata rappresenta la quarta rivoluzione industriale, perché possiamo da subito produrre tutti i carburanti che consumiamo giornalmente in maniera sintetica, ed utilizzando l’energia rinnovabile disponibile sole e vento; in poche parole, se la Sicilia con la sua classe dirigente lo vorrà, può divenire “l’Arabia Saudita Verde di tutto il Mediterraneo”
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