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FIJET News 2016
Europarlamento riconosce la “condizione di insularità alla Sicilia”. Urge l’abbattimento dei costi delle tratte marittime, ferroviarie e aeree di Giacomo Glaviano 10 febbraio 2016
La Sicilia forte della risoluzione approvata dal Parlamento Europeo qualche giorno fa e del consistente flusso turistico che può risultare di particolare interesse per le compagnie aeree potrebbe chiedere l’attivazione di tratte sociali.
Il riconoscimento all’Isola della “condizione di insularità” riapre la questione della continuità territoriale, momento giusto per portare avanti con urgenza la vertenza con lo Stato e l’Ue per affrontare il tema di una mobilità più certa e a prezzi più contenuti.
Consapevole del problema è Salvatore Cicu, europarlamentare del Ppe che ha proposto la risoluzione a Bruxelles, il quale ha dichiarato in proposito: “Grazie alla decisione votata a larga maggioranza si potranno facilmente superare gli ostacoli normativi posti dal regime di libera concorrenza rispetto al principio della continuità territoriale: il sistema dei trasporti di Sicilia e Sardegna, per esempio, potrà finalmente godere dei benefici economici necessari per colmare un oggettivo gap geografico, senza incorrere nei divieti Ue”.
Sull’argomento interviene il segretario della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo:“Governo regionale e nazionale aprano una discussione per abbattere i costi della mobilità. Ora Palazzo Chigi e Palazzo d’Orleans non hanno alibi. Si faccia leva sulla decisione del Parlamento Ue per abbattere significativamente i costi delle tratte marittime, ferroviarie e aeree”,
Il principio della continuità territoriale – aggiunge il capo della Cisl siciliana - nonostante tanti buoni propositi, non è mai stato attuato con tutto quello che questo ha comportato in termini di freno allo sviluppo.
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