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PIAZZA ARMERINA ospita il direttivo e l’assemblea generale UNESCO

di Giacomo Glaviano 14 aprile 2015

Piazza Armerina, splendida città d’arte, incastonata nel centro della Sicilia con una serie di monumenti che raccontano la storia, in questi giorni ospita l’incontro del direttivo e dell’assemblea dell’Associazione Unesco.



La Giunta Municipale presieduta dal Sindaco Filippo Miroddi con l’assessore al turismo Giancarlo Giordani hanno programmato, tra l’altro, una visita guidata con gli ospiti alla città e alla Villa del Casale, dimora rurale tardo-romana, i cui resti situati nell’immediata periferia di Piazza Armerina dal 1997 fanno parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.

La scoperta della villa si deve a Gino Vinicio Gentili, che nel 1950 intraprese l’esplorazione segnalate dagli abitanti del posto. Basandosi principalmente sullo stile dei mosaici, lo scopritore datò in un primo momento l’impianto della sontuosa abitazione - sorta su una più antica fattoria - non prima della metà del IV secolo; successivamente lo studioso assegnò la villa all’età tetrarchica (285-305). Invece secondo Ranuccio Bianchi Bandinelli la villa va datata al primo venticinquennio del IV secolo.

Il fascino della splendida villa imperiale è dovuto soprattutto agli incantevoli mosaici, considerati i più belli e meglio conservati nel loro genere. Frutto di un lavoro certosino fatto di immagini nitide ed emozionanti, impreziosiscono in modo significativo i resti della fastosa residenza inserita nel 1997 nella World Heritage List dall’UNESCO.

L’antica villa, per la sua bellezza e l’eccezionale ricchezza di elementi architettonici e decorativi, può considerarsi  uno degli esempi più significativi di dimora di rappresentanza. Risalente al 320-350 d.C. la villa sarebbe appartenuta ad un esponente dell’aristocrazia senatoria romana, probabilmente un governatore di Roma (Praefectus Urbi); secondo alcuni studiosi fu, invece, costruita e ampliata su diretta committenza di un altissimo funzionario imperiale, identificato in Massimo Erculeo, un teatrarca di Diocleziano.

Oggi sono visitabili la zona delle terme; la corte porticata d’ingresso e l’arco onorario; il Vestibolo e il porticato del peristilio; gli ambienti di servizio, tra cui la stanza della “Piccola Caccia”, il corridoio della “Grande Caccia” e la stanza delle “Palestrite”; gli appartamenti padronali settentrionali con il mosaico di Ulisse e Polifemo e la stanza con Amore e Psiche e gli appartamenti padronali meridionali con il mosaico che raffigura il Mito di Arione e la stanza di Eros e Pan; il Triclinio e il portico; la Basilica.

La città di Piazza Armerina, immersa nel verde, sorge sui Monti Erei nell’entroterra del Golfo di Gela. La città è circondata dalle foreste del parco della Ronza e da numerose zone d’interesse paesaggistico come la diga Olivo e il sito archeologico di Montagna di Marzo, immerso anch’esso nel verde

Nelle vicinanze, inoltre, si trova il lago di Pergusa, situato all’interno dall’incantevole riserva omonima; nella zona circostante sorge anche la Riserva naturale orientata Rossomanno Grottascura Bellia.

Va ricordato che proprio di recente alla Villa del Casale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha effettuato una visita a sorpresa: si è presentato alla biglietteria del celeberrimo sito archeologico l’ultima domenica di marzo tra lo stupore generale dei pochi addetti alla ricezione del pubblico. Il presidente Mattarella, avrebbe preteso di pagare i biglietti per se e per il suo piccolo enturage composto da un paio di guardie del corpo, un carabiniere, due fotografi ed il segretario personale.

L’amore del presidente per l’arte, l’archeologia sono abbastanza noti e in special modo la passione per i siti archeologici siciliani i quali sono spesso e volentieri stati meta ed oggetto di culto, frequentatissimi da Mattarella.

Nella circostanza, dopo aver visitato gran parte delle sale museali dell’intero sito il presidente Mattarella ha espresso il suo gradimento affermando «È il più bel sito archeologico che abbiamo in Sicilia i cui lavori della messa in sicurezza dei mosaici sono notevolissimi».


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