Aperta la seconda sala di emodinamica al Giovanni Paolo II^ di Sciacca. Presenti al taglio del nastro effettuato dal vicesindaco Valeria Gulotta, il direttore generale dell'Asp di Agrigento Giuseppe Capodieci e il direttore sanitario, Raffaele Elia.
Il reparto di cardiologia guidato dal dottor Ennio Ciotta è stato sempre un punto di riferimento per gli utenti non solo della provincia di Agrigento, ma anche del trapanese e del palermitano.
di Giacomo Glaviano - 27 settembre 2024
La seconda sala di emodinamica - ci dice il primario è considerata molto importante perché consente di affrontare situazioni di guasto o interruzione di funzionamento della prima sala, che potrebbero mettere a rischio la vita dell'infartuato,che necessità di un tempestivo intervento.Quando l'unica sala di Emodinamica non era disponibile per qualche problema di ordine tecnico non si poteva garantire il servizio salvavita, con le urgenze dirottate ad Agrigento.
“Abbiamo una mobilità attività molto importante, da tre province, Agrigento, Trapani e Palermo, che dà lustro al nostro ospedale, qualità e possibilità di sopravvivenza ai pazienti che è la cosa più importante”. Lo ha evidenziato questa mattina il direttore dell’unità operativa di Cardiologia ed Emodinamica dell’ospedale di Sciacca, Ennio Ciotta.
La centralità della seconda sala di Emodinamica nell’attività del nosocomio saccense ha sottolineato anche Fabio Abate,dirigente medico del reparto, e da tutta l’unità operativa.
Per il deputato regionale Margherita La Rocca Ruvolo l'attivazione della seconda sala di Emodinamica è una risposta importante alle esigenze del territorio, dopo aggiunge "bisogna garantire al Giovanni Paolo II il profilo di Dea di II livello e sollecitare interventi affinché nell’ospedale vengano resi pienamente operativi i reparti che erano attivati negli anni".
Nella circostanza Giuseppe Capodieci, ha fatto una sintesi sulle iniziative in itinere riguardanti il Giovanni Paolo II, e èposto l’accento in particolare sul potenziamento con la seconda sala di Emodinamica che segue di pochi giorni la nuova risonanza magnetica già installata. “Ad ottobre sostituiremo la Tac - ha detto il mager - e stiamo rivedendo tutta la parte clinica, reparto per reparto”. Infine si è impegnato a reperire un nuovo primario di Medicina attraverso l'Università di Palermo e a recuperare qualche urologo tra quelli siciliani che al momento lavorano al nord.
Come si rileva i problemi attorno alla sanità siciliana sonotanti e si toccano con mano. A Palermo lunedì 30 settembre è in calendario il “Forum Mediterraneo Sanità” in sala Gialla di Palazzo dei Normanni.
L’iniziativa, promossa dall’assessorato regionale della Salute e dal Forum Mediterraneo in Sanità, pone al centro la Sicilia come piattaforma di integrazione di buone prassi cliniche, di ricerca medica e traslazionale, in un’ottica euromediterranea con particolare riferimento alla riforma dell’assistenza del territorio e all’equità di accesso ai servizi sanitari e sociali.
I lavori, coordinati da Vasco Giannotti, presidente del Forum Risk Management in Sanità, e da Massimiliano Maisano, dirigente responsabile Gestione degli investimenti dell’assessorato regionale della Salute, inizieranno con i saluti del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, del presidente della VI commissione dell’Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Laccoto.
Interverranno, fra gli altri, Giovanna Volo, assessore regionale alla Salute, Salvatore Iacolino, dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica, Salvatore Requirez, dirigente generale del dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, Giovanna Spatari, rettore dell’Università degli studi di Messina, Francesco Tomasello, rettore dell’Università degli Studi di Enna, Stefano Lorusso, direttore generale Digitalizzazione, sistema informativo sanitario e statistica del ministero della Salute; Mariano Corso, professore ordinario di Leadership and innovation e cofondatore degli Osservatori digital innovation del Politecnico di Milano.
Il Forum Mediterraneo in Sanità Sicilia ha al centro del proprio programma la pianificazione di risorse finanziarie e professionali da destinare alla Sicilia anche per garantire equità di accesso ai servizi sanitari e sociali. I temi fondamentali sono: Ricerca, Sostenibilità e Innovazione tecnologica; Riforma dell’assistenza sul territorio e Monitoraggio dello stato di avanzamento del DM77; il Piano operativo di equità in salute; Analisi della domanda, Controllo e Programmazione dei costi, Valutazione dei risultati.
Il Forum Mediterraneo in Sanità Sicilia 2024 si concentrerà anche su Bioingegneria, Intelligenza Artificiale per la ricerca e produzione di nuovi farmaci, per l’innovazione dei percorsi clinici e assistenziali, per aumentare l’attrattività del sistema per i ricercatori e i professionisti sanitari. |
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