Facile da duplicare.Oggi le chiavi sono uno degli oggetti metallici più comunemente fabbricati in tutto il mondo.
Le chiavi ci permettono di vivere nella civiltà moderna che ha molte delle sue caratteristiche salvaguardate e chiuse dietro miliardi di serrature.
di Maurizio Monti 07 gennaio 2024
Editore Istituto Svizzero della Borsa
Sono facili da produrre, abbastanza piccole da trasportare e offrono un modo intuitivo, anche se imperfetto, di azionare serrature prodotte in serie che proteggono le nostre proprietà fisiche, come automobili, edifici, porte, casseforti e altro ancora.
La storia delle chiavi iniziò nello stesso periodo in cui apparvero le prime serrature, nell'antica Babilonia e in Egitto, circa 6mila anni fa.
Questi semplici dispositivi di legno utilizzavano minuscoli perni nascosti in una piccola apertura vicino alla serratura.
Usando una chiave di legno a forma di spazzolino da denti, gli egiziani potevano sollevare quei piccoli perni a forma di spillo e sbloccare l’apertura verso uno spazio da proteggere.
Sfortunatamente, questo metodo presentava diversi svantaggi: sia la serratura che la chiave erano in legno, un materiale molto suscettibile agli attacchi esterni di forza bruta, e la chiave stessa era molto ingombrante e pesante.
Gli esempi più antichi di queste antiche serrature sono stati rinvenuti tra le rovine del palazzo assiro di Khorasabad, nella città biblica di Ninive. Questi meccanismi di chiusura risalgono al 704 a.C.
La successiva evoluzione delle chiavi avvenne nell'antica Roma, i cui ingegneri e inventori riuscirono a migliorare notevolmente il design delle serrature in legno egiziane.
Usando il ferro e il bronzo, i romani furono in grado di creare serrature molto più resistenti e più piccole, con chiavi abbastanza leggere da poter essere portate con sé.
Per quanto riguarda la forma delle chiavi, una grande invenzione ne ha cambiato per sempre l'aspetto.
L'introduzione di protezioni nelle serrature ha modellato le chiavi in grandi strutture piatte con perni alle estremità, simili a quella che oggi chiamiamo "chiave a scheletro": un semplice albero cilindrico che ha un unico rebbio (o punta), sottile e rettangolare.
Questo design continuò ad essere utilizzato per 17 secoli dopo la caduta dell'Impero Romano, ricevendo solo un piccolo aggiornamento nel suo aspetto poiché durante tutto quel tempo i fabbri erano più concentrati sull'ingannare i ladri o sul rendere il loro lavoro più complicato, che sull'innovazione di nuovi meccanismi.
Ancora oggi si possono trovare chiavi a scheletro nelle case costruite prima degli anni '40.
Le moderne "chiavi piatte" furono introdotte per la prima volta al pubblico da Linus Yale, Sr. e Jr., a metà del XIX secolo.
E’ la ragione per cui trovi ancora il marchio “Yale” dappertutto.
Grazie all'utilizzo di una serratura a cilindro e ad un modo più sofisticato di regolare i perni, queste chiavi piatte ebbero subito un grande successo in tutto il mondo.
Erano facili da realizzare e, grazie all'invenzione della duplicazione delle chiavi, facili da replicare in grandi quantità.
Oggi, la maggior parte delle serrature nel mondo utilizza chiavi piatte che attivano meccanismi inventati nel XIX secolo: serrature a guardia, serrature a leva e serrature a perno.
Un piccolo numero di chiavi si basa su firme magnetiche, che vengono spesso utilizzate negli edifici pubblici (come alberghi), strutture governative, laboratori scientifici, uffici e luoghi sensibili simili.
Le chiavi continuano ad essere l'elemento di protezione e salvaguardia dei nostri beni più amati.
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